
"Telelaser non segnalato, contesto la multa"
"Quel telelaser non è segnalato, e la strada non consente di fermare le auto in sicurezza". Protesta il tassista settempedano Fabrizio Della Mora, dopo quanto gli è capitato nei giorni scorsi lungo la statale 361 nel territorio di Treia. Ed è pronto a dare battaglia. Giovedì nel primo pomeriggio, uscendo da una strada laterale che si immette sulla Settempedana e diretto verso Macerata, il tassista è incappato in un rilevatore della velocità, lungo il rettilineo dopo il distributore di metano. La pattuglia della Polizia locale di Treia si era piazzata con il telelaser sulla strada di accesso a un casolare privato, "tanto che non è stato neppure facile fermarmi quando mi hanno intimato l’alt, perché lì non c’è spazio. Ho potuto farlo solo più avanti, e comunque le auto dietro di me mi hanno pure suonato".
Il telelaser ha rilevato la velocità di 84 chilometri l’ora, in un tratto dove il limite è di 70. "Così mi hanno fatto la multa di 173 euro e la decurtazione di tre punti dalla patente. Ma questi controlli devono essere segnalati agli automobilisti, e invece non c’era alcun segnale di avviso. Hanno indicato come segnalazione il cartello che indica un autovelox fisso più a monte, nel territorio del Comune di San Severino, prima del rettilineo; un autovelox che è lì da diverso tempo tra l’altro. Ma si tratta persino di due Comuni diversi, e quel cartello segnala solo la postazione fissa di controllo lì vicina, non può segnalare una postazione mobile molto più avanti, nel territorio di un altro Comune".
Il tassista ha già contattato un avvocato, che sta valutando il ricorso per via amministrativa, dapresentare alla prefettura di Macerata, per annullare la multa di 173 euro. "Sul quel tratto di strada, senza banchina, è pericoloso far fermare le auto, non c’è posto per i controlli in sicurezza - conclude amareggiato il tassista Fabrizio Della Mora -. Inoltre, la circolare Minniti del 2017 impone di segnalare gli autovelox dopo ogni intersezione stradale, altrimenti chi, come è capitato a me in questa occasione, si immette lungo una strada non è informato dei controlli che sono in atto. Io lavoro come tassista da tanti anni, sono stato anche camionista di autoarticolati all’estero, di strade ne ho viste, ma un posto di controllo piazzato in un punto del genere, in quel modo, davvero non mi era mai capitato".
Il tassista, quindi, è fermamente deciso a far valere le sue ragioni e a dimostrare la non corretta installazione dell’apparecchio.