Tralicci sovraffollati di ripetitori. Cinque aree per future installazioni

Approvato a il Piano comunale. Sono 27 i sostegni che ospitano. 48 antenne di telefonia mobile. Soddisfatta l’assessore Belletti.

Tralicci sovraffollati di ripetitori. Cinque aree per future installazioni

Tralicci sovraffollati di ripetitori. Cinque aree per future installazioni

Sono 27 i tralicci in città e ospitano 48 antenne di telefonia mobile e, di queste, una mezza dozzina sovraffollate. Zeppi di impianti quelli di via Guerrazzi (3) e idem in via La Marmora, in via Sonnino, via di Amicis - zona del cimitero - e via Maranello. Quattro le antenne installate su quello di contrada Cavallino (località Fontanelle). Gli altri mappati si trovano in contrada San Savino-Palombara, sulla strada delle Pisciarelle, in via Venier, in via Piceno, in via Molise, in via Trento, in viale Matteotti sulla chiesa di Cristo Re, in corso Umberto sull’hotel Palace, in via San Santorre di Santarosa, in vicolo Sforza, in contrada San Domenico, in via Indipendenza, in via Sabatucci, in via Sacconi, in via Castelfidardo, lungo la provinciale maceratese a Santa Maria Apparente, in via Aldo Moro, in via San Costantino, in via Mengoni. Il Consiglio comunale ha approvato - si del centrodestra, voto contrario dell’opposizione - il Piano antenne dove si sottolinea che solo in centro "i livelli di inquinamento elettromagnetico a cui la popolazione è esposta sono prossimi ai limiti". Il tecnico che ha redatto il regolamento, l’ingegnere Mario Galieni, ha spiegato che è "frutto di studi e sopralluoghi sul territorio così da cercare zone in cui gli impianti non andassero in conflitto con gli ambiti di tutela stabiliti dal piano regolatore" ma anche chiarito che "decreti del Governo lasciano una sostanziale mano libera alle società di telefonia". I siti sensibili identificati e quindi con lo stop alle antenne sono il centro storico, il borgo marinaro, le strade e i punti panoramici dentro ambiti di tutela. Quanto invece alla scelta dei siti più idonei per nuovi tralicci le indicazioni sono ricadute su cinque aree: una all’estremità nord della città (zona Eurospin), una a ridosso del cimitero di Civitanova Alta (parcheggio a sud-est), un’altra area in via Val d’Aosta, una nella zona industriale Piane Chienti, e a sud lo stadio (il traliccio dell’illuminazione del campo di calcio). Per le minoranze "un regolamento che arriva tardi rispetto alle promesse, partorito senza nessun confronto con la popolazione, senza spiegare la scelta dei nuovi siti che dovranno ospitare i tralicci e senza prevedere monitoraggi periodici per valutare l’impatto delle antenne esistenti, in particolare quella di via Guerrazzi". L’obiezione si è concentrata anche sul comportamento dell’amministrazione in occasione del caso di via Caracciolo, con numerosi incontri pubblici e interlocuzioni tra residenti e sindaco, mentre una sola assemblea e in piana estate per il piano antenne. Ma per l’assessore Roberta Belletti è un fatto positivo il regolamento: "Finalmente ci dotiamo di uno strumento attraverso cui dialogare con le società di telefonia e tutelare il territorio".