CHIARA SENTIMENTI
Cronaca

"Università ponte tra i popoli"

Dalle bandiere alle note di Imagine. Il ministro: "Giovani protagonisti"

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di Chiara Sentimenti

Sulle note di Imagine di John Lennon e sotto due file di bandiere, in rappresentanza degli oltre settanta Stati da cui arrivano gli studenti, anche l’Università di Macerata ha ribadito il no alla guerra e un forte sì alla pace, a dialogo e confronto. Perché proprio le Università devono "essere il ponte con tutti, anche con chi è dissidente e con chi non vuole questa guerra", ha ribadito Maria Cristina Messa. Il ministro dell’Università e della ricerca, infatti, ieri è tornata a Macerata (dove era stata nel 2019 per tenere un seminario) per inaugurare il 732esimo anno accademico di Unimc. Accolta in piazza della Libertà dal rettore Francesco Adornato e dal presidente del consiglio degli studenti, Lorenzo Di Nello, il ministro è stata poi accompagnata al Lauro Rossi, dove si è svolta la cerimonia. Molte le autorità presenti: tra queste, il prefetto Flavio Ferdani, il questore Vincenzo Trombadore, il vescovo Nazzareno Marconi, l’assessore regionale Filippo Saltamartini, gli onorevoli Tullio Patassini, Mirella Emiliozzi, il senatore Francesco Verducci, il commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini, il consigliere regionale Romano Carancini e rappresentanti di carabinieri, polizia, Guardia di finanza e polizia locale. Sul palco, invece, accanto ai rappresentanti di Unimc, anche rettori e delegati di altri atenei, tra cui Claudio Pettinari di Unicam. I veri protagonisti, però, sono stati gli studenti, a partire da Ana Carolina Luccas Guimaraes e Donato Mulargia, che hanno presentato la cerimonia, passando per Di Nello, Giorgia Vulpiani, Gianmarco Oro, Giovanna Lauria e Badr Elshorah, che hanno dato voce alla prolusione, tradizionalmente affidata invece a un docente. A condannare la guerra anche il sindaco Sandro Parcaroli, che in chiusura dell’intervento ha voluto ringraziare il rettore "per il lavoro fatto in questi anni". "Con l’Università abbiamo instaurato un dialogo continuo per il bene della città e degli studenti – ha detto – e il rettore è un uomo di grande equilibrio, capace di una spinta propulsiva e innovativa. Gli auguro di continuare a regalare a chiunque incontri il grande valore interiore che custodisce". Un grande attestato di stima al rettore e all’ateneo è arrivato anche dal ministro Messa. "Quando sono venuta per la prima volta a Macerata – ha ricordato –, ho portato via con me l’immagine di una Università estremamente vivace, ricca di iniziative, inclusiva, nella quale il rettore aveva davvero coinvolto tutti. E voglio ringraziare proprio il rettore per avere ispirato e promosso un umanesimo innovativo in un ateneo che ha una forte tradizione umanistica. Oggi porto via un grande incoraggiamento e la convinzione che tutto ciò che stiamo facendo in questo periodo per la formazione superiore e la ricerca non è altro che mettere a sistema ciò che le Università sono pronte a fare". Non è mancato un passaggio anche sul protagonismo degli studenti. "Oggi i giovani vivono l’Europa in maniera diversa, differente da come la abbiamo vissuta noi, in modo molto più naturale. La generazione Erasmus non ha difficoltà ad affrontare la multiculturalità, le differenze, nasce spontaneamente come una generazione europea – ha ribadito il ministro –. E questa è una forza che i giovani hanno e mi auguro possano portare avanti il più possibile. Il governo incentiverà in tutti i modi l’internazionalizzazione e la possibilità per i giovani di muoversi, per vivere e capire come è la formazione al di fuori del nostro Paese, per poi rientrare". L’inaugurazione dell’anno accademico in corso è stata anche il momento per fare il punto sugli studenti, "10.022, secondo i dati ufficiali pubblicati dal Mur per l’anno accademico 2020-2021", ha ricordato il rettore. Sul palco anche gli interventi del direttore generale Mauro Giustozzi, di Alessia Morici per il personale amministrativo e Chiara Feliziani in rappresentanza di docenti.