
Il tribunale di Macerata
Va a Cuba con la figlioletta di due anni, finisce sotto accusa per sottrazione di minore una donna di 36 anni. A denunciare l’accaduto è stato il padre della bimba. Ieri in tribunale a Macerata, davanti al giudice Vittoria Lupi, è cominciato il processo.
I fatti risalgono a dicembre del 2019 e sono avvenuti in un Comune dell’entroterra maceratese. Tutto era cominciato quando il padre della piccola, che all’epoca dei fatti aveva due anni, aveva denunciato la sua compagna, una cubana da anni residente in Italia. A dicembre la donna aveva manifestato la volontà di tornare nel suo paese natale con la bambina, per trascorrere le festività insieme con i parenti. Lì sarebbe dovuta rimanere per un paio di mesi, anche per risolvere una questione legata alla vendita di una casa nella capitale cubana. Il compagno, che fino a quel momento non aveva mai avuto problemi con la donna, aveva acconsentito, ma per motivi di lavoro era rimasto in Italia. Durante le prime settimane tutto sembrava andare normalmente, poi dopo che era passato del tempo l’uomo aveva chiesto alla compagna di fare rientro a casa. La donna aveva lamentato più volte l’impossibilità di trovare un volo a un prezzo sostenibile in quel momento e il compagno, dall’Italia, aveva acquistato due biglietti aerei per lei e per la figlia. Ma nonostante le promesse e le garanzie che sarebbe tornata con quel volo, la donna non sarebbe mai salita a bordo dell’aereo insieme alla bambina, e non avrebbe neppure avvertito il compagno. L’uomo sarebbe rimasto per ore ad attenderle invano, all’aeroporto di Fiumicino. Soltanto in seguito la donna gli avrebbe detto di avere avuto un imprevisto all’ultimo momento, e per questo avrebbe perso il volo.
Nel frattempo il rapporto tra i due si sarebbe fatto sempre più teso e distaccato, con telefonate e videochiamate sempre meno frequenti. Alla fine l’uomo, dopo aver capito che la compagna non aveva alcuna intenzione di fare ritorno in Italia, aveva sporto denuncia per sottrazione di minore. Così lei è finita sotto accusa.
Ieri mattina si è aperto il processo. Il pubblico ministero Rocco Dragonetti ha chiesto di sentire alcuni testimoni, a partire dalla prossima udienza, per ricostruire l’accaduto. La donna, che contesta le accuse e avrà modo di dare la sua versione dei fatti, è difesa dall’avvocato Roberto Breatta Doriguzzi del foro di Torino. Il compagno si è costituito parte civile con l’avvocato Giovanna Cerqua.
Chiara Marinelli