Variante inglese a Civitanova e Porto Recanati

Calano le persone in quarantena, ma aumentano quelle che sviluppano la malattia: il timore è che a breve saliranno anche i ricoveri

Un’operatrice alle prese con un tampone nel corso dello screening a Tolentino

Un’operatrice alle prese con un tampone nel corso dello screening a Tolentino

Macerata, 18 febbraio 2021 - Ci sono due fattori a cui bisogna prestare attenzione nell’andamento dell’epidemia da Covid in provincia. Il primo è che, dopo quelli di Pollenza e Tolentino, sono stati individuati casi di variante inglese anche in altri comuni (ad esempio Civitanova e Porto Recanati). Si tratta di poche unità, ma va precisato che solo una piccola parte del totale dei campioni risultati positivi viene sequenziata per cercarla. Questo significa che i casi sono di più, ad evidenziare come questo virus mutato circoli anche nella nostra provincia (come del resto, ormai, quasi in tutta Italia). A contrastarne la diffusione, decisiva è la sempre più sofisticata e complessa, ma incessante attività di tracciamento da parte del Dipartimento di prevenzione, un lavoro che va supportato da tutti mantenendo un atteggiamento responsabile. Il secondo aspetto riguarda le persone in quarantena. Domenica in provincia erano 3.338, ieri 2.940: 398 in meno. Un segnale solo in parte positivo, visto che nello stesso tempo il numero delle persone sintomatiche è passato da 383 a 485, 102 in più. Si tratta di soggetti che tendono a sviluppare la malattia, una parte dei quali avrà sicuramente bisogno del ricovero in ospedale, facendo aumentare la pressione sulle strutture sanitarie. Per questo, ma anche per quanto sta accadendo nelle altre province, in particolare quella di Ancona, si sta accelerando sulle vaccinazioni. Dopo un lungo incontro con l’assessore Filippo Saltamartini, è infatti in dirittura d’arrivo l’accordo tra Regione e sindacati di medici di medicina generale, in merito alle modalità di vaccinazione delle persone con più di 80 anni.

I medici di base opereranno in raccordo con i distretti e le equipe territoriali secondo un piano che serva in modo omogeneo le popolazioni anche dei territori più disagiati, somministrando il vaccino sia a domicilio che nei loro ambulatori, come si fa nel caso dell’influenza. Intanto, purtroppo, continua a crescere il numero dei morti per Covid nelle Marche. Ieri ne sono stati registrati 18. Di questi tre sono della provincia di Macerata: una donna di 93 anni di Montelupone, un 71enne di Recanati e un 64enne di Civitanova. Per quanto riguarda il resto del quadro provinciale, i ricoveri sono stabili e non ci sono pazienti in pronto soccorso. In diminuzione il numero delle persone in quarantena, da 3.183 a 2.940 (243 in meno), 2.455 asintomatiche e 485 sintomatiche, 59 gli operatori sanitari coinvolti. A livello regionale scende il numero dei ricoveri, da 615 a 612 (3 in meno), 78 dei quali (2 in meno) quelli in terapia intensiva, mentre diminuiscono da 37 a 29 i pazienti in pronto soccorso. Di nuovo in aumento le persone in isolamento domiciliare, passate da 7.390 a 7.543 (153 in più), e anche gli attualmente positivi (isolamento domiciliare più ricoverati), passati da 8.005 a 8.155 (150 in più). In crescita da 51.088 a 51.394 il numero di dimessi/guariti, 306 in più. In decisa risalita il numero delle persone in quarantena, passate da 14.177 a 15.128, 951 in più. Sono stati testati 5.891 tamponi e i positivi sono 471: 56 in provincia di Macerata, 259 ad Ancona, 85 a Pesaro, 17 a Fermo, 29 ad Ascoli e 25 residenti fuori regione.