"Violenza sessuale sulla figlia". Papà di 39 anni davanti al giudice

A casa dei nonni e in un parco, fino a che la bambina ha trovato la forza di raccontare tutto a un amico

"Violenza sessuale sulla figlia". Papà di 39 anni davanti al giudice

"Violenza sessuale sulla figlia". Papà di 39 anni davanti al giudice

Da quando aveva sei anni, avrebbe iniziato a subire le molestie sessuali del padre. E solo a distanza di tempo, una volta allontanata dall’uomo e soprattutto preoccupata che anche la sorella subisse la stessa sorte, aveva trovato il coraggio di denunciarlo. Per questo ora lui, un 39enne residente in un paese della costa, è sotto processo con l’accusa di violenza sessuale aggravata. I fatti sarebbero avvenuti dal 2012 fino al 2021. Come raccontato dalla ragazzina, in almeno quattro occasioni avrebbe subito o dovuto compiere atti sessuali con il padre. Una prima volta a casa dei nonni, quando aveva solo sei anni; poi un anno dopo in un parco. In seguito, la bambina con la mamma e gli altri tre figli era stata portata in una comunità: la donna si trovava in grandi difficoltà, e i servizi sociali erano intervenuti per aiutare la famiglia. In occasione di quella procedura, alla luce degli accertamenti fatti al padre era stata tolta la potestà sui figli, e l’uomo se ne sarebbe sempre disinteressato, tranne che della bimba, che avrebbe continuato sempre a cercare: le avrebbe inviato messaggi sul cellulare, chiedendole di inviargli foto di lei nuda e inviandone di sue, e poi durante un incontro avrebbe ancora abusato di lei. Infine, durante un altro incontro, fuori regione, avrebbe di nuovo approfittato della ragazzina. Solamente quando lei, la madre e gli altri figli erano tornati a casa, la ragazzina aveva ripreso una vita quasi normale. E così un giorno si era confidata con un amico, spiegandogli di aver capito di aver bisogno di aiuto e di voler proteggere la sorellina più piccola da quello che aveva dovuto passare lei, ma di non sapere come fare. Così aveva trovato il coraggio per raccontare tutto alla madre ed era partita la denuncia nei confronti dell’uomo. La ragazzina – oggi non ancora maggiorenne – è stata sentita con le forme dell’incidente probatorio, ha confermato le accuse,ed è stata ritenuta dal perito del tutto credibile. Ieri in tribunale a Macerata, per il padre si è tenuta l’udienza preliminare. L’avvocato Francesco Governatori ha però fatto presente di voler chiedere il processo con il rito abbreviato, ma dato che l’imputato aveva avuto un problema di salute non aveva potuto fargli firmare la procura specifica. Il giudice Giovanni Manzoni ha rinviato l’udienza al 29 maggio, quando si deciderà come procedere. La mamma, a titolo personale e per conto della figlia, si costituirà parte civile con l’avvocato Alessia Marzoli.