Alluvione Marche, la mamma del bambino disperso: "Gli ultimi attimi col mio Mattia"

Dimessa dall’ospedale di Senigallia, ieri è andata dove si è consumato il dramma, tra i soccorritori che stanno ancora cercando suo figlio

Pesaro Urbino, 23 settembre 2022 - E’ voluta tornare nel punto esatto in cui il suo Mattia le è stato strappato delle braccia dalla furia del fiume esondato. Ha voluto ripercorrere quei momenti e cercare insieme ai soccorritori, che da quelle ore non si sono mai fermati, il suo bambino.

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Silvia Mereu, 42 anni, appena dimessa dall’ospedale dove è stata ricoverata subito dopo essere tratta in salvo giovedì sera dalla furia del Nevola, ieri mattina è andata nella zona tra Barbara e Castelleone di Suasa per vedere con i suoi occhi. Silvia, accompagnata dalla sorella, dal cognato, dal sindaco di Castelleone Carlo Manfredi e da un’assistente sociale che sta supportando la famiglia di Mattia in questi tragici giorni, ha voluto partecipare alle ricerche del figlio. Di Mattia, 8 anni, ad oggi sono state rinvenute solo lo zaino e le scarpette. Continua ad essere disperso, proprio come Brunella Chiù, 56 anni, anche lei di Barbara.

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Il piccolo Mattia e le ricerche
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"L’auto (a bordo della quale stavano viaggiando Silvia e Mattia, ndr) è stata sollevata dalla potenza dell’acqua e la macchina si è subito riempita d’acqua. Non avevo altra scelta, dovevamo scendere e nuotare per metterci in salvo" ha raccontato Silvia. La donna ha ripercorso con lucidità quei minuti, immersi nel buio della sera, quando cercava di tranquillizzare Mattia, che è un bambino autistico, non parla, ma con "il terrore negli occhi". Poi la presa tra le braccia che è sfuggita, rotta dalla furia del Nevola. Le successive e drammatiche ore sono purtroppo note. Silvia è salita su un albero ed è rimasta aggrappata lì per due ore, fino all’arrivo dei soccorsi. Di Mattia invece si sono perse tutte le tracce, trascinato via da fango e acqua.

"Il dramma che sta vivendo Silvia e le ricerche del piccolo Mattia hanno la precedenza su tutto nella nostra comunità – aggiunge Carlo Manfredi, sindaco di Castelleone – io ero qui sul posto giovedì sera alle 22,30 quando Silvia è stata tratta in salvo e sono immagini che non scorderò più. Abbiamo messo a disposizione dei Vigili del Fuoco tutti i mezzi che abbiamo per aiutare le ricerche di Mattia e continuiamo a farlo senza fermarci. Silvia, anche se non risiede a Castelleone, fa parte della nostra comunità. Le stiamo e le staremo vicini".