Alluvione Marche, quali sono i Comuni più colpiti

Da Senigallia a Cantiano, si contano vittime e danni tra strade allagate e chiese distrutte

Alluvione nelle Marche, la mappa dei paesi colpiti dal maltempo

Alluvione nelle Marche, la mappa dei paesi colpiti dal maltempo

Una striscia  di territorio di un'ottantina di chilometri, dalla riviera adriatica ai piedi degli appennini. L'alluvione che ha colpito le Marche, causando morti e dispersi - il bilancio è in continuo aggiornamento - ha interessato in particolar modo la fascia centro-settentrionale della regione, una sorta di rettangolo che parte dalla località balneare di Senigallia, in provincia di Ancona, e arriva ai rilievi interni dell'Urbinate al confine con l'Umbria. Ma vediamo quali sono precisamente i centri dove si sono registrati più danni.

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Senigallia

A Senigallia sono piovuti solo 5,6 millimetri di pioggia. Eppure lunedì sera il fiume Misa è straripato violentemente: alle 22 registrava un'altezza di 21 centrimetri, alle 23,45 era salito a oltre 5 metri. Poco prima il fiume Sentino, che aveva toccato nei giorni scorsi uno dei tanti record negativi (cm.-41), alle ore 19,30 di ieri era salito a 3,67 metri. La bomba d'acqua ha causato un morto e gravi danni a strade, infrastrutture, edifici e campi, tanto in centro quanto nell'entroterra. Nella città che dieci anni fa fu travolta da un'alluvione ancor più devastante e fulminea (4 morti in pochi minuti e 180 milioni di danni) è ancora impossibile stilare un bilancio definitivo dell'ultimo disastro. Certo è che all'ospedale locale sono ancora ricoverate 4 persone delle 30 portate nel corso della notte, quasi tutte in stato di ipotermia. Il maltempo ha trascinato a valle parecchi tronchi di alberi che hanno ostruito il ponte Garibaldi. Fango ovunque.

Bettolelle

Il Misa ha tracimato anche a Bettolelle, frazione di Senigallia attraversata dal fiume. Qui si continua a scavare e ripulire lungo le strade allagate, dove auto galleggianti e alberi caduti hanno mutato il panorama. In mattinata i vigili del fuoco hanno recuperato il corpo senza vita di un uomo travolto dall'acqua mentre era a bordo della sua vettura. Salvo, invece, un altro, che i vigili del fuoco hanno soccorso su un albero.  

Trecastelli

Trecastelli è un comune "sparso" di 4mila abitanti in provincia di Ancona, suddiviso in più frazioni: tutte hanno subito gravissimi danni per l'esondazione del Misa. Si conta anche una vittima nella località Passo Ripe, quella maggiormente colpita. Si tratta di una donna di 72 anni trovata senza vita in un seminterrato. Non si contano le auto distrutte e ancora a molloi nelle strade colme d'acqua. 

Ostra

Ostra è il Comune più popoloso dell'entroterra di Senigallia. Poco di più di seimila abitanti. E' diviso in tre frazioni: Pianello, Casine e Vaccarile. Le prime due sono state devastate del nubifragi anche se danni a strade, case e terreni agricoli si sommano in tutto il comprensorio. Gli abitanti di Pianello, minuscolo borgo a circa 300 metri dal fiume Misa, parlano di "un inferno: è bastata mezz'ora per cancellare tutto". A partire da quattro vite spazzate via dall'acqua.  Andrea Tisba, il padre Giuseppe e un altro uomo sarebbero morte per mettere in salvo le auto che si trovavano nei garage. È quanto dicono due ragazzi mentre stanno ripulendo un'abitazione del paese colpito dall'alluvione. I tre sono morti tutti nello stesso palazzo. "Li sotto - aggiungono - sono stati sorpresi da acqua e fango". La quarta vittima, invece, sarebbe morta perché non ha voluto abbondare casa. Distrutti due centri di raccolta cereali e distribuzione merci. Addio a quintali di girasole ammassato per essere immesso nei silos. Problemi strutturali anche a un muro di cinta.

Barbara

Vittime e dispersi anche a Barbara, paese di 1.257 abitanti della provincia anconetana, al confine con Ostra e Corinaldo. "Che Dio ci aiuti....". Ha già ispirato i titolisti l'incipit del sindaco Riccardo Pasqualini in un messaggio rivolto ai concittadini alle prese con un bilancio drammatico: una vittima e tre dispersi, tra i quali una madre col figlio. Mancano all'appello il figlio della farmacista Silvia Mereu, Mattia, di circa 8 anni; la 17enne Noemi Bartolucci e sua madre Brunella Chiu, di 56 anni. L'altro figlio della donna, Simone, si è invece salvato attaccandosi ad un ramo di una grossa pianta. "È stato come il cedimento di una diga - dice il sindaco -  é venuto giù il mondo in un attimo. Un rumore sordo terrificante e poi l'ondata. Non è stata un'alluvione ma uno tsunami". 

Cantiano

"I 410 mm caduti a Cantiano, sul versante occidentale del Monte Catria rappresentano il 29% della precipitazioni totali annuali", dice un geologo esperto su quanto è avvenuto nel borgo in altura in provincia di Pesaro e Urbino, dove vivono duemila persone. Mai si sarebbero aspettate un simile disastro. "In poche ore è scesa l'acqua di un intero anno", ripetono gli anziani mentre osservano le strade e le chiese allagate. Non ci sono vittime ma è come se il paese non esistesse più. Le macchine si sono rovesciate. La piazza è devastata. Rovinati tutti i locali del paese a un passo dall'Umbria, dove i vigili del fuoco hanno salvato con il verricello un agricoltre rimasto isolato.