A Zocca da Napoli per Vasco, denunciati

Cinque fan del rocker sopresi dai carabinieri: "Perché siamo qui? Volevamo vedere la sua casa". Continuano i controlli a tappeto

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"Perché siamo qui? Beh, volevamo vedere la casa di Vasco". Mentre la diffusione del Covid-19 terrorizza il paese, facendo registrare quotidianamente decine di vittime c’è chi ancora fa spallucce e, con allarmante superficialità mette al primo posto il divertimento organizzando gite fuori porta – nonostante sia vietato spostarsi da una provincia all’altra se non per urgenze legate a salute e lavoro – per sfruttare al meglio ‘il tempo libero’.

Parliamo di quel tempo – impegni lavorativi a parte – che sarebbe fondamentale trascorrere a casa per evitare il diffondersi dell’epidemia. Sono stati denunciati per inottemperanza dei provvedimenti dell’autorità, – articolo 650 del codice penale – cinque giovani napoletani e bolognesi, tra i 18 e i 26 anni sorpresi nella giornata di ieri dai carabinieri a Zocca, nei pressi dell’abitazione del rocker, appunto.

I fan non hanno fatto mistero delle motivazioni alla base del viaggio verso il nostro Appennino, affermando candidamente di voler vedere la casa del Blasco. I controlli dei militari sono scattati appunto nell’ambito dei servizi volti a verificare l’attuazione delle misure urgenti per il contenimento e gestione emergenza epidemiologica da Covid-19 così come previsto dal decreto dello scorso 8 marzo. Controlli disposti in ottemperanza alle disposizioni impartite dalla prefettura e in coordinamento con tutte le forze di polizia presenti sul territorio, ha predisposto dedicati servizi esterni nei 47 comuni della provincia. I cinque giovani sono stati fermati intorno alle 18 di martedì a bordo di una Lancia Y. Due ragazzi e tre ragazze, originari di Napoli, due dei quali residenti nel bolognese, che poco prima erano stati notati dai militari mentre passeggiavano nel centro abitato, non considerando minimamente i pericoli legati all’emergenza sanitaria in atto. I controlli da parte di tutte le forze dell’ordine proseguiranno anche nelle prossime ore. In gioco, infatti, c’è la salute di tutti ma, nonostante i continui ‘inviti’ delle autorità a restare in casa, quotidianamente sono numerose le persone che si riversano nei parchi e sulle strade. L’appello è anche al buon senso: non sono previste (per ora) sanzioni nei confronti dei pedoni e di chi decide di fare una passeggiata all’aria aperta, ma bisogna tenere conto di tutte le necessarie precauzioni.

È fondamentale, infatti, evitare aggregazioni e folle di persone poiché in questo caso si alimenta il contagio. Sono chiamati ad attenersi alle disposizioni del governo soprattutto le persone che risultano contagiate o che comunque sono sottoposte all’isolamento domiciliare. Ieri un uomo, positivo al Coronavirus e in isolamento, è stato denunciato per concorso colposo in epidemia ad Agrigento perché sorpreso a fare spesa al supermercato.

Valentina Reggiani