Ultimo a Modena: "Abbiamo aspettato il concerto per due anni"

Un pubblico giovanissimo ha sfidato il caldo ieri in attesa dell’artista: "Ne è valsa la pena, i suoi testi ci trasmettono emozioni vere"

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di Sofia Silingardi

Nella serata di ieri, le luci del Braglia si sono finalmente riaccese, dopo molto tempo, per un concerto. Ultimo, il più giovane artista italiano a riempire gli stadi nel nostro paese, si è esibito davanti a una folla da record. Sfidando il caldo, giovani (principalmente ragazze), famiglie con bambini e adulti hanno riempito piazza Tien An Men già dalle primisse ore del mattino, in attesa di partecipare al grande evento.

Chi fan da sempre, chi ha comprato i biglietti quest’estate, chi ha fatto ore e ore di macchina e perfino chi ha scelto il concerto per fare la grande proposta. Tutti, accomunati da una grande passione per il giovane cantautore romano, Niccolò Moriconi.

Tra chi è venuto in trasferta, Simone Rossi, arrivato da Torino, è stato in fila dalle 10 del mattino. Ma, in realtà, la sua attesa è iniziata ben prima, nel 2019, "avevo preso i biglietti per chiedere alla mia futura moglie di sposarmi durante il concerto. Poi è stato tutto rimandato e ho dovuto fare diversamente. E’ stato un vero peccato. Ci sposeremo a settembre". Ieri, Simone e la sua compagna hanno comunque potuto condividere un momento speciale. "Siamo qui anche per poter ascoltare la nostra canzone, ’Piccola stella’, dal vivo. Sarà incredibile, e forse ancora più speciale. Siamo partiti presto da Torino, arrivati qui alle 10. Non vediamo l’ora di entrare". Ha comprato i biglietti nel 2019 anche Valentina Pasini, che ieri era con diverse amiche e parenti.

"Veniamo dalla provincia di Ferrara, siamo emozionatissime. E’ da due anni che aspettiamo, purtroppo la pandemia ha ritardato. - e aggiunge - Non saprei dire la canzone che preferisco, mi piacciono tutte, forse ’Farfalla bianca’". Seguono Ultimo da quando lo hanno scoperto a Sanremo, "ci piace perché parla di emozioni vere, quelle che si sentono nel profondo e che non tutti hanno il coraggio di esprimere. Lui non ha paura di esporsi e cantare la sofferenza, il dolore, le emozioni negative che ci fanno star male. Lo si legge anche nel suo nome, ’Ultimo’, non è scelto a caso, ma rappresenta qualcosa di forte, di importante. E’anche per questo che arriva alle persone".

Era in preda all’emozione anche Gaia Cirelli, che aspettava con le due sorelle più piccole e la madre. Da grande fan mostrava con orgoglio la maglia con scritto ’da parte degli ultimi per sentirmi primo’. "Siamo venute da Mantova perché ci tenevamo molto. Fa molto caldo ma siamo davvero felici di essere qui". Tenendo per mano le sorelle, anche loro impazienti, "amiamo Ultimo e le sue canzoni. Per come si esprime, per quello che dice, per quello che ci fa provare. Aspettiamo da tanto questo concerto e siamo veramente felici di essere qui, tutte insieme. E’ un giorno che non dimenticheremo mai. Anche se non è la prima volta, io lo seguo da tanto ed eravamo andate anche al concerto a Bologna". Tra le canzoni preferite, "’Sogni appesi’, ovviamente e ’Cascare nei tuoi occhi’, è incredibile quello che fanno provare".

Tra i fan dal primo giorno, anche Chiara Porrini, di Modena. Ha 23 anni ed era con un’amica, "Ultimo è uno dei miei cantanti preferiti. Credo che molte persone si riescano a immedesimare nelle sue canzoni, in ciò che scrive. Probabilmente è anche per questo che piace un sacco". Anche lei era in attesa di questo momento da più di due anni, "non vedevo l’ora di venire qui oggi, sono una fan sfegata. Uno dei miei pezzi preferiti è ’Piccola stella’, mi piace talmente tanto che mi sono anche tatuata una frase della canzone, ’sei la strada che porta alla vita’, è la mia preferita".

Dalla provincia vicentina (Sarego), era arrivato invece Paolo Salmaso, 23 anni. Anche lui, in attesa di entrare con un gruppo di amici. "Lo seguo da tanto, mi piace moltissimo. Finalmente questo giorno è arrivato. Ho già visto Ultimo a Bibione, ho avuto il piacere di vederlo dalla data zero. E’ stata tanta roba". E pur di rivederlo, è tornato a Modena, "io sono un appassionato. Apprezzo molto il suo modo di pensare. E’ molto simile al mio alla fine. E poi come si esprime, i suoi testi sono spettacolari. - e aggiunge - Nonostante io l’abbia già visto sono molto emozionato. Il suo bello è che sa arrivare alle persone, trasmette forti emozioni".

L’ultima volta che lo stadio modenese ha ospitato un concerto era il 2008 e suonava il gruppo Rage Against the Machine. E, anche se con un ritardo di due anni, a causa della pandemia, è stato proprio Ultimo a rompere l’incantesimo, riportando in città un grande evento, sperando che non sia l’ultimo davvero.