Modena, 16 settembre 2023 – Avrebbe dovuto essere una vacanza importante, speciale, di quelle che non si dimenticano; dedicata allo sport e agli amici. Invece il campo estivo, per uno studente modenese di 14 anni, si sarebbe rivelato un incubo. Il ragazzino, infatti, ha chiamato i genitori per denunciare di aver subito un’aggressione sessuale da parte di un educatore. Ora sono in corso serrate indagini per far luce su quelle che sarebbero state ‘gravi attenzioni’ da parte di un adulto che, peraltro, avrebbe dovuto proteggerlo. L’unica certezza, al momento, è la denuncia presentata dai genitori dello studente modenese e depositata in procura a Forlì-Cesena per competenza territoriale. Infatti l’episodio in questione si sarebbe verificato a inizio estate, nell’ambito di un campo estivo di pallavolo, in riviera.
Secondo quanto raccontato dal minore l’educatore, 30enne, sarebbe entrato durante la notte nella sua stanza, all’interno del camping per poi tentare di abusarne sessualmente. L’educatore, pensando che il 14enne dormisse, lo avrebbe toccato nelle parti intime per poi allontanarsi velocemente dalla stanza. Il ragazzino, spaventato, avrebbe contattato subito i genitori che, a loro volta, avrebbero informato dell’accaduto i carabinieri. Ora la denuncia è finita sul tavolo della procura di Forlì-Cesena e sono ancora in corso i dovuti accertamenti per valutare la veridicità e l’attendibilità della testimonianza della presunta vittima.
Nel frattempo la federazione sportiva ha sospeso l’indagato, nell’attesa che la situazione venga presto chiarita. L’educatore a breve sarà sottoposto ad interrogatorio di garanzia per fornire la propria versione dei fatti e pare che in questi giorni la procura di Forlì-Cesena abbia chiamato gli altri minori che hanno partecipato al campo estivo al fine di sentirli circa l’accaduto.
Il mese scorso a destare scalpore e preoccupazione era stato il caso di un educatore di Comunione Liberazione, insegnante di religione in un istituto superiore del reggiano, Andrea Davoli, arrestato con le accuse di atti sessuali con una minorenne. In base a quanto emerso dalle indagini, il primo abuso sessuale era avvenuto sempre in riviera in occasione degli esercizi spirituali. La minore sarebbe stata vittima di altri episodi di violenza, da parte dell’educatore, avvenuti a Reggio Emilia dopo il gruppo di preghiera e andati avanti fino allo scorso maggio. A denunciare i terribili episodi di abusi era stata la famiglia della vittima, dopo che la sorella della studentessa aver trovato messaggi sospetti sul telefono della 14enne.