Accoglienza, a rischio 1.450 profughi

Migration

MANCANO solo due settimane alla scadenza del bando di accoglienza dei migranti presenti sul territorio provinciale. Complessivamente i profughi sono 1.526 e solo 80 sono gestiti in base ai nuovi criteri stabiliti dal governo. Gli altri migranti (circa 1.450) sono ancora in carico ad alcune cooperative sociali sulla base di una proroga decisa dalla prefettura e che scade appunto il 30 giugno.

Ieri mattina i sindacati confederali hanno incontrato il prefetto per chiedere di «difendere un modello di accoglienza che funziona bene e tutelare gli operatori impegnati nella gestione dei migranti».

«Abbiamo espresso la nostra preoccupazione rispetto a due incognite – spiegano Daniele Dieci (Cgil), Domenico Chiatto (Cisl Emilia Centrale) e Alberto Zanetti (Uil) – La prima riguarda le persone accolte: cosa succederà loro il 1° luglio, cioè una volta scaduta la proroga dei vecchi bandi? La seconda riguarda i lavoratori delle cooperative sociali che gestiscono i migranti. Si tratta di circa 200 persone, in maggioranza giovani con diverse competenze e professionalità, impegnate nell’accoglienza e integrazione. Rischiano il posto di lavoro e in più non possono accedere alla cassa integrazione guadagni, ma forse solo ad alcuni ammortizzatori sociali che prevedono scarse tutele sia dal punto di vista reddituale che temporale».

Cgil Cisl Uil hanno ribadito ai rappresentanti della prefettura di condividere il modello di accoglienza diffusa sul territorio e le politiche di integrazione che hanno caratterizzato negli ultimi anni la gestione modenese dei flussi migratori. «È un sistema di qualità che finora ha funzionato bene e ha garantito la coesione sociale delle nostre comunità – sottolineano Dieci, Chiatto e Zanetti – Non vorremmo che fosse smantellato, con il rischio di far entrare sul territorio soggetti che non hanno gli stessi valori e obiettivi di inclusione e inserimento sociale dei migranti».