Addio al questore Pinto

Si è spento all’età di 67 anni. Aveva scelto di vivere all’ombra della Ghirlandina

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«Un uomo, un dirigente che non ci ha mai fatto sentire soli, neppure durante il sisma e che abbiamo apprezzato sia dal punto umano che lavorativo». Dolore e commozione in questura così come in tutta la provincia per l’improvvisa scomparsa dell’ex questore Giovanni Pinto, 67 anni, deceduto domenica notte in città, dove viveva, a seguito di un infarto fulminante. Conclusa la carriera nella polizia di Stato nel settembre del 2017, Pinto aveva scelto proprio Modena per trascorrere gli anni del meritato riposo. «Nel corso del suo mandato ha affrontato con grande impegno il difficile periodo del terremoto e ha definitivamente concluso la realizzazione del nuovo ufficio Immigrazione da lui stesso inaugurato. Il questore Maurizio Agricola, i funzionari ed il personale della polizia si stringono con accorato affetto alla famiglia in questo triste momento». Tanti i messaggi di cordoglio da parte delle istituzioni ma anche dei suoi stessi ‘uomini’, gli agenti al cui fianco ha lavorato dal 1° luglio 2011 al 31 ottobre 2012. A esprimere alla famiglia solidarietà e cordoglio il Prefetto Maria Patrizia Paba così come, da parte di tutta la città, il sindaco Gian Carlo Muzzarelli: «Pinto, al pari di altre personalità che hanno ricoperto importanti cariche civili e militari in città, aveva deciso di stabilirsi definitivamente a Modena dove viveva con la famiglia a cui va la solidarietà anche del presidente Fabio Poggi e del Consiglio comunale. «Una persona concreta, che non aveva timore nel pretendere il rispetto della legge anche avviando indagini scomode: un uomo integerrimo col quale ho avuto la fortuna e l’onore di collaborare e che, ne sono certo, mancherà a tutti coloro che hanno avuto l’opportunità di imparare da lui cosa significhi il rispetto della legge e dello Stato». Con queste parole lo ricorda poi il sindaco di Sassuolo Gian Francesco Menani. «Un questore che abbiamo apprezzato sia dal punto di vista lavorativo che come rapporto umano – sottolinea Roberto Butelli, segretario regionale del Siulp – era una persona competente e volenterosa. Si è trovato qui nel periodo del sisma ed è stato molto vicino soprattutto al personale di Mirandola; ci veniva sempre a trovare per mostrarci il suo supporto e vicinanza». Il funerale si svolgerà domani alle 14 partendo dalla casa funeraria Terracielo direttamente alla chiesa di San Francesco, dove alle 14.30 sarà celebrata la liturgia funebre.