Appello Aemilia, la procura generale chiede 13 anni per Augusto Bianchini

L’imprenditore in primo grado aveva ricevuto una pena di nove anni e dieci mesi

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Modena, 14 luglio 2020 - La Procura generale di Bologna chiede pene più alte, rispetto a quelle comminate in primo grado, per l’imprenditore edile modenese Augusto Bianchini, per sua moglie Bruna Braga e per il figlio Alessandro. Nell’udienza dell’appello del processo Aemilia, in corso nell’aula bunker del carcere bolognese della Dozza, l’accusa non si e’ limitata a chiedere la conferma delle condanne di primo grado -nove anni e 10 mesi per Augusto Bianchini, condannato anche per concorso esterno in associazione mafiosa, quattro anni e sei mesi per Braga e tre anni per Alessandro Bianchini- ma ha chiesto anche di accogliere l’appello contro l’assoluzione dei tre per la vicenda dell’amianto seppellito nei cantieri della ricostruzione post-sisma. Complessivamente, dunque, sono stati chiesti 13 anni per Augusto Bianchini, sette per la moglie e cinque per il figlio. Per un altro imputato, Francesco Pio Passiatore, assolto in primo grado, è stata invece chiesta una condanna a sei anni. La ditta Bianchini è una delle aziende che, secondo l’ipotesi accusatoria di un altro filone del processo Aemilia (quello relativo alle cosiddette ‘talpe in Prefettura’ a Modena attorno alla ricostruzione post-sisma 2012), l’ex senatore Carlo Giovanardi avrebbe tentato di far reinserire nella white list. Per fare questo, Giovanardi si sarebbe avvalso, si legge nella richiesta di autorizzazione all’utilizzo di alcune telefonate intercettate dalla Dda presentata dai magistrati di Bologna, "tanto della sua notoria influenza politica, quanto delle aderenze all’interno della Prefettura di Modena", ricorrendo anche a minacce e pressioni nei confronti di rappresentanti della stessa Prefettura e delle Forze dell’ordine. Per questo l’ex parlamentare modenese e’ accusato di minacce a corpo politico, amministrativo e giudiziario dello Stato e rivelazione di segreti d’ufficio, e proprio una settimana fa la Giunta per le autorizzazioni a procedere del Senato ha deciso, a maggioranza, di "proporre all’Assemblea di accogliere la richiesta" di utilizzare una delle telefonate di Giovanardi intercettate nell’ambito di quell’indagine. La discussione delle posizioni trattate oggi terminera’ nella prossima udienza, in programma giovedi’, visto che nell’udienza odierna i difensori non hanno potuto parlare per mancanza di tempo.