"Aggressioni sui treni: agli agenti taser e spray"

L’appello del sindacato Siulp: "Gli uomini non bastano, tanti devono sorvegliare lo scalo". Negli ultimi mesi baby gang in azione

"Aggressioni sui treni: agli agenti taser e spray"

"Aggressioni sui treni: agli agenti taser e spray"

Continue aggressioni ai capotreno, multe strappate in faccia ai controllori e baby gang incontenibili che spesso, per fuggire o aggredire gli operatori si armano di spray al peperoncino. E’ nota a tutti la delicata situazione che si ‘respira’ a bordo dei treni che circolano sulla tratta ferroviaria modenese. Ad insorgere ancora una volta è il Siulp che, ad ottobre scorso, ha formulato una serie di proposte per migliorare la sicurezza sui convogli, teatro di scene non solo indecorose, ma anche pericolose. Eppure ad oggi in particolare il tema ‘organico’ relativo alla polizia ferroviaria, assolutamente insufficiente per far fronte alle problematiche, resta una questione irrisolta. "Abbiamo fatto una serie di proposte tecniche per arrivare a colpire i responsabili di ritardi, aggressioni e danneggiamenti dei convogli, sperando che la politica recepisse ed aprisse quantomeno un dibattito sul problema – tuona il segretatio del sindacato Roberto Butelli – A distanza di mesi, a fronte di un assoluto disinteresse da parte di politici ed amministratori, torniamo sul problema, consapevoli del disagio di personale ferroviario e di viaggiatori, ma non solo. Il Siulp è tanto consapevole dei problemi a bordo treno, quanto di quelli della polizia ferroviaria di Modena, per cui riteniamo che, a fronte di un incremento di organico pari a zero per la Polfer di Modena, sia necessario proporre e riflettere. Proporre, ad esempio, Taser e spray al peperoncino anche per il personale della polizia ferroviaria – continua Butelli – Pensare di contrastare determinati fenomeni solo con pistola e manganello, è infatti anacronistico e limitante. Taser e peperoncino, ovviamente usati previo addestramento specifico e con le dovute norme di sicurerzza, potrebbero garantire maggiore sicurezza per gli operatori della polizia ferroviaria e minori disagi per il personale viaggiante ed i viaggiatori". Il sindacato porterà le proprie proposte davanti al Siulp nazionale: "A fronte di 17 operatori al momento in servizio contro i 24 previsti, non è pensabile impiegarli tutti a bordo treno in quanto va effettuata la vigilanza dello scalo di Modena e sono assolutamente necessarie anche alcune attività burocratiche imprescindibili". Ricordiamo come lo scorso ottobre sulla linea ferroviaria Bologna – Vignola siano andati in scena episodi inquietanti: multe appena fatte stracciate in faccia al capotreno, ’giochi’ con lo spray al peperoncino, corse sospese e cori irriverenti. Su Tik Tok, infatti, era divenuto virale un video che mostrava una trentina di ragazzini di origine straniera che, saliti sul treno Bologna-Vignola, cantavano a squarciagola "chi non salta italiano è" . Il Siulp, a seguito degli episodi, aveva chiesto a gran voce i tornelli in stazione, l’impiego di guardie giurate a bordo treno e l’inasprimento delle sanzioni relative alla violenza ed alla resistenza a pubblico ufficiale. "La risposta politica è stato un silenzio assordante", commentarono dal sindacato. Ad oggi, però, la situazione non sarebbe affatto cambiata.