Al Teatro Comunale ’sboccia’ la Filarmonica "Il progetto arricchisce la stagione sinfonica"

Il direttore Aldo Sisillo: "Sarà un ottimo biglietto da visita per la città e la sua riconoscibilità oltre confine, soprattutto in Oriente". Il maestro Hirofumi Yoshida: "Io sono innamorato di Modena fin da quando ero un ragazzo, sono orgoglioso di essere qui"

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di Stefano

Marchetti

"Japan loves Modena", il Giappone ama Modena. Potrebbe essere lo slogan per la Filarmonica del Teatro Comunale di Modena, ‘sbocciata’ ufficialmente ieri mattina: la nuova orchestra che porta il nome del nostro teatro trova infatti nel Paese del Sol Levante i sostenitori principali, e giapponese è anche il suo direttore musicale, il maestro Hirofumi Yoshida che, dopo un lungo percorso bolognese, ora ha scelto di dedicarsi a questo nuovo cimento. Il progetto, comunque, è tutto italiano, anzi emiliano: a guidarlo infatti è il grande flautista Giorgio Zagnoni che fino all’anno scorso ha presieduto la Filarmonica del Comunale di Bologna e ora – chiusa l’esperienza sotto le Due Torri – avvia la nuova formazione all’ombra della Ghirlandina.

"Tutto nasce da un’amicizia, quella fra me e Aldo Sisillo, direttore del Comunale, che è stato uno dei miei migliori allievi", confida il maestro Zagnoni. "Non vogliamo fare concorrenza ad altre orchestre presenti in regione, e certamente continueremo a collaborare con le istituzioni musicali del nostro territorio, come la Toscanini – spiega il maestro Sisillo –. Crediamo tuttavia che questo progetto possa arricchire la nostra stagione sinfonica, rafforzare la connotazione internazionale del teatro che in questi anni è cresciuta anche grazie al progetto OperaStreaming, e gradualmente sostenere le attività formative del territorio". Di certo l’orchestra potrà essere un ottimo biglietto da visita per la città e la sua riconoscibilità oltreconfine, soprattutto in Oriente. "Modena è nella mia vita fin da quando, giovanissimo, venivo al laboratorio di Orlando Iori, straordinario artigiano in piazza Pomposa, a fargli sistemare il mio flauto: Orlando poi è divenuto uno di famiglia – ricorda Giorgio Zagnoni –. E sono felicissimo di ripartire proprio da qui".

La Filarmonica del Comunale di Modena non sarà un’orchestra stabile, ma si riunirà più volte all’anno con formazione variabile (per il primo concerto sono stati convocati 65 maestri). È costituita da affermati professionisti fra cui prime parti di rinomate orchestre, da quella dell’Accademia di Santa Cecilia a quella dell’Arena di Verona: violino di spalla è Daniele Pascoletti, primo violoncello Sara Airoldi, prima viola Giuseppe Mari, primo oboe Fabrizio Oriani, corno Fabio Armato, fagotto Paolo Carlini. "Strada facendo – ha sottolineato Zagnoni – contiamo anche di poter gradualmente inserire giovani che abbiano già concluso il percorso formativo nel nostro territorio". La nuova orchestra porta il nome del Comunale – secondo la convenzione siglata nei giorni scorsi – anche se formalmente sarà un’organizzazione esterna al teatro, un’impresa sociale indipendente sostenuta da fondi privati, a cui il Comunale metterà a disposizione la sala e il supporto tecnico. Primo (e appassionato) sponsor è appunto la Sawakami Opera Foundation che coproduce anche il Japan Opera Festival, "e credo sia importante allargare la platea a soggetti privati che vogliano investire nell’arte e nella cultura", fa notare l’assessore Andrea Bortolamasi. Il Giappone ammira l’Italia, il suo patrimonio artistico e musicale: "Io sono innamorato di Modena fin da ragazzo, da quando leggevo questo fumetto il cui protagonista era un pilota venuto in Italia, e ovviamente a Modena, per migliorare la sua guida e acquistare una Ferrari", confida il maestro Yoshida, mostrando il giornalino.

Tra i progetti della Filarmonica, almeno due tournée all’anno in Giappone, una nella tarda primavera con l’opera e un’altra autunnale con il programma sinfonico. "Per noi sarà anche l’occasione di portare all’estero non soltanto gli allestimenti, come già abbiamo fatto in questi anni, ma magari un’intera produzione lirica", annuncia il maestro Sisillo. E Modena – che già le nostre grandi voci hanno accompagnato nel mondo – potrà continuare a esportare magia e bellezza.