Alice Neri, scatti dalla notte dell’orrore: l’auto ‘fantasma’ che passò davanti al rogo

La vettura viene ripresa dalle telecamere: entra in una strada dalla quale si può uscire solo attraversando via Dugale Secondo, la via ’incriminata’. L’avvocato Ghini: "Chi è?"

Modena, 18 febbraio 2023 – Potrebbe aver cercato di chiedere aiuto, all’alba del 18 novembre, in mezzo alle campagne di Concordia. O non è stata Alice ad utilizzare la App per le telefonate di Google alle 6.21 del mattino?

Nonostante siano rimasti solo frammenti del telefonino della giovane mamma Alice Neri, brutalmente ammazzata esattamente tre mesi fa, a quanto pare dall’attività del suo smartphone emergono ulteriori dettagli. Infatti , come noto, la vittima alle 3.34 della notte tra il 17 e il 18 novembre cercò sulle mappe Ravarino, forse per trovare la strada più veloce, da Concordia, per tornare a casa.

Qualche minuto dopo, alle 3.39, cercò invece Vallalta, ovvero la frazione in cui viveva il principale indagato per l’atroce delitto, il tunisino Mohamed Gaaloul. Alle 3.41 la registrazione delle posizioni risulta interrotta ma alle 4.09 presumibilmente la vittima utilizza whatsapp per inviare un messaggio.

L’attività, però, registra alle 6.21 l’utilizzo di Google telefono, una App che si usa per varie finalità: ricercare nomi sulla rubrica, effettuare videochiamate, chiamate via web o altri tipi di ricerche. La giovane mamma era ancora viva a quell’ora? Difficile stabilirlo, oggi.

E come forse resterà un eterno mistero quel girovagare della sua Ford Fiesta per le campagne di Concordia, fino a che il corpo di Alice non è stato rinvenuto carbonizzato nel baule dell’auto alle 21 del giorno successivo, così potrebbe rimanere un enigma il passaggio di altre auto – in orario compatibile con il delitto – quel 18 novembre.

La difesa di Gaaloul, infatti, ha analizzato tutti i filmati e le auto che, durante la mattina del 18, dalle 5 alle 7, entrano a nord di via Mazzalupi, la percorrono ed escono a sud e viceversa, ovvero quelle che escono a nord in zona Vallalta.

Tutte percorrono la citata via ed escono, tranne due: una è quella di Alice Neri che entra da nord alle 5.14 e imbocca l’unica uscita alternativa, ovvero via Dugale Secondo, dove la Ford verrà poi trovata bruciata. Ma c’è anche un’altra auto che entra e non esce: dalle immagini delle telecamere pare una vettura scura, ma è difficile stabilirlo con precisione. "O si tratta di un’auto che si è fermata in una delle pochissime abitazioni che ci sono in via Mazzalupi – sottolinea l’avvocato Roberto Ghini – oppure l’alternativa è che abbia imboccato via Dugale Secondo, dove la vettura della vittima è stata data alle fiamme. Da via Mazzalupi l’unica uscita alternativa è proprio quella, via Dugale Secondo".