Omicidio di Alice Neri, fratture nelle ossa: perizia per escludere traumi violenti

Sarà richiesta un’altra consulenza per verificare con esattezza le cause

Modena, 17 febbraio 2023 – Probabilmente si tratta di fratture da ‘carbonizzazione’, dal momento che il corpo è stato brutalmente dato alle fiamme. Ma, al fine di non lasciare inesplorata alcuna pista, sarà probabilmente disposta un’ulteriore perizia, per fugare appunto ogni dubbio.

Dagli accertamenti medico legali effettuati sui resti della giovane mamma Alice Neri è emerso come sulle ossa lunghe vi siano alcune fratture che sarebbero compatibili con il ‘deterioramento’ da rogo. A quanto pare, però, sarà richiesta un’altra consulenza per verificare con esattezza le cause di quelle fratture tra cui quella legata al trauma e quindi ad un’azione violenta.

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Come noto mercoledì mattina l’incidente probatorio chiesto dalla procura nell’ambito del procedimento aperto per omicidio volontario è stato rinviato dal gip, al fine di permettere alla difesa di sbobinare e trascrivere le intercettazioni ambientali ‘catturate’ all’interno della caserma dei carabinieri. Intercettazioni relative ai tre testimoni tunisini che saranno sentiti proprio nell’ambito dell’incidente probatorio in merito all’olio che avrebbero notato sui vestiti di Mohamed Gaaloul, principale sospettato dell’omicidio, il 18 novembre, ovvero il giorno stesso del delitto.

Ciò che la difesa vuole valutare è se i tre testimoni si siano in un qualche modo messi d’accordo su quanto raccontare agli inquirenti qualche ora dopo circa quanto accaduto quella mattina e se sia ‘verosimile’ il loro ricordo relativo a orari e date a distanza di un mese dall’evento. I tre, infatti, hanno dichiarato di aver visto Gaaloul entrare in casa con gli abiti macchiati di olio; lo stesso che secondo l’accusa potrebbe essere stato utilizzato quale accelerante per il rogo.

L’udienza è stata posticipata al prossimo 6 marzo, data in cui i tre amici del 29enne saranno sentiti davanti al giudice.

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