VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Processo Alice Neri, per la corte è femminicidio

Il processo: Gaaloul è accusato di aver accoltellato e poi bruciato la giovane mamma. Appello della famiglia: "Sono passati 14 mesi, manca ancora una tomba su cui piangere"

Modena, 7 febbraio 2024 - E’ iniziato oggi davanti alla Corte d’Assise in tribunale a Modena il processo contro Mohamed Gaaloul, il tunisino 30enne accusato del terribile delitto della giovane mamma di Ravarino Alice Neri, avvenuto nelle campagne di Concordia a novembre 2022.

Alice Neri insieme alla mamma Patrizia e al fratello Matteo il giorno del suo matrimonio
Alice Neri insieme alla mamma Patrizia e al fratello Matteo il giorno del suo matrimonio

Il tunisino – difeso dall’avvocato Roberto Ghini – risponde di omicidio volontario aggravato e distruzione di cadavere e sarà giudicato dalla Corte d’Assise con giudizio immediato. Secondo l’accusa quella notte il giovane ammazzò la vittima con almeno sette coltellate, inferte con estrema ferocia per poi occultare il cadavere nel vano bagagli dalla Ford Fiesta della vittima e appiccare il fuoco.

La presidente della Corte Ester Russo ha ammesso la costituzione di parte civile (oltre che del marito e figlioletta del fratello, della mamma ) anche delle associazioni La casa delle donne Odv e Udi. Rigettata la richiesta dell’associazione ‘Caramella Buona’. 

Straziante l’appello della famiglia di Alice: "Sono passati 14 mesi, manca ancora una tomba su cui piangere"

16:56
L'istanza di nullità e la decisione della Corte

La Corte di assise di Modena deciderà nella prossima udienza sulla istanza di nullità presentata dalla difesa di Mohamed Gaaloul. Le parti si ritroveranno il 21 febbraio alle 11. In quella sede si aprirà il dibattimento e saranno ammesse le prove. Sarà anche nominato il consulente del tribunale per la trascrizione delle intercettazioni.

15:21
Il nodo dell'interrogatorio di Gaaloul

Ripreso intorno alle 15.15 il processo contro Mohamed Gaaloul accusato dell’omicidio della giovane mamma Alice Neri. La difesa dell’imputato, rappresentata dall’avvocato Roberto Ghini, ha chiesto alla corte che venda disposta la nullità del decreto di citazione a giudizio per la mancanza di interrogatorio dell’imputato (la difesa aveva chiesto una proroga, ndr). Sollevata poi da Ghini l’eccezione relativa agli atti contenuti nel fascicolo del dibattimento, di cui ha chiesto lo stralcio. I pm Amara e Natalini così come l’avvocato Zaccaria, che rappresenta la mamma della vittima, si sono opposti. Si attende la decisione della corte

13:03
Parti civili, ok a Udi e La casa delle donne

La presidente Ester Russo ha ammesso la costituzione di parte civile (oltre che del marito e figlioletta del fratello, della mamma ) anche delle associazioni La casa delle donne Odv e Udi. Rigettata invece la richiesta dell'associazione 'Caramella Buona'

11:36
La pm: "E' stato femminicidio"

Il Pm Claudia Natalini, titolare del fascicolo insieme a Giuseppe Amara, prende la parola sottolineando come si sia trattato di femminicidio. "A undici metri dall’auto bruciata viene trovata la spallina del reggiseno di Alice - afferma - È notte, è freddo. Nell’originaria chiusura delle indagini era contestata l’aggressione a scopo sessuale eliminata per principio di specialità: non puoi processare una persona per un reato diverso rispetto a quello per cui la persona è stata estradata, Ovvero omicidio e distruzione di cadavere. Finché la Francia non darà l’ok a estendere l’estradizione è un reato per cui non possiamo procedere ma siamo nell’ambito del cosiddetto femminicidio".

11:17
La ripresa del processo

Intorno alle 12,15 il processo è ripreso. L’avvocato Ghini discute circa le richieste di costituzione di parte civile. In particolare il legale chiede che vengano respinte tutte e tre le richieste delle associazioni presenti in aula. Il legale ritiene che citazione del femminicidio non corrisponda al capo di imputazione per cui Gaaloul è a processo.

09:57
Concessa un'ora di pausa

L’avvocato dell’imputato, Roberto Ghini, chiede due ore per vagliare la costituzione di parte civile delle associazioni Udi e Caramella Buona. "Occorre vagliarne la legittimazione", ha detto. Il presidente della Corte ne concede una.

09:45
La presidente Ester Russo: "Non tollereremo toni arrabbiati"

La presidente Ester Russo: "So che ci sono stato conflitti tra le parti. Ma non tollereremo toni alti, arrabbiati - ha detto aprendo l’udienza - È un processo difficilissimo per un evento tragico e dobbiamo portarlo a compimento con serenità per il bene di tutti. Questo lo esigo".

09:43
Entra la Corte

È entrata intorno alle 10,35 la Corte, che ha preso posto in aula così come l’imputato (con accanto l’interprete). Le persone offese sono: la mamma della vittima Patrizia Montorsi con l’avvocato Cosimo Zaccaria; Matteo Marzoli, il fratello, difeso dall’avvocato Marco Pellegrini. Presente l’avvocato Antonio Ingroia per il marito di Alice, Nicholas Negrini (assente in aula) e per la figlioletta .

 

09:02
L'avvocato di Gaaloul: "Indagine carente"

L’imputato Mohamed Gaaloul è in aula. Il suo avvocato, Roberto Ghini, spiega: "L’imputato arriva moderatamente sereno convinto che abbiamo lavorato tanto. Sarà un processo delicato e complesso con almeno 130 testimoni, tra cui molti consulenti. Credo che questa indagine sia carente da moltissimi punti di vista ed emergerà in aula"

08:59
L'udienza si trasferisce nell'ex cinema

Intorno alle 9,30 il presidente ha deciso di ‘traferire’ il processo in aula 5, ovvero nell’ex cinema di via Gherarda a seguito delle polemiche relative appunto all’impossibilità di accedere nell’aula prescelta essendo troppo piccola

08:58
Niente telecamere

Come noto le telecamere non sono ammesse in aula perché secondo il presidente del tribunale facente funzione Ester Russo: non ricorre nel caso di specie “un interesse sociale particolarmente rilevante alla conoscenza del dibattimento”, come potrebbe accadere per processi che riguardano ad esempio attentati o delitti di strage che coinvolgano l’interesse della intera nazione.

08:55
La polemica sull'aula piccola

Prima ancora dell’inizio del processo è montata la polemica sulla scelta dell’aula : la numero cinque, troppo piccola per accogliere tutti, associazioni comprese.
"Hanno scelto un’aula piccola apposta - tuonano dalle donne dell’Udi presenti oggi al processo - Proprio per non farci entrare. non possiamo guardare negli occhi nessuno e la parte ‘emotiva’ è fondamentale"

08:49
L'arrivo della mamma e del fratello di Alice

 

Intorno alle 9.20 sono arrivati la mamma e il fratello di alice Neri, insieme agli avvocati Cosimo Zaccaria e Marco Pellegrini. I parenti della vittima chiedono giustizia e di dare degna sepoltura ad Alice. 

"Siamo qui perché lo dobbiamo ad Alice", dicono. "Oggi - ha spiegato l’avvocato zaccaria - ci saranno questioni prettamente tecniche. Non sta a me dire quale sia il movente di questo delitto; fanno riflettere i passaggi di questa indagine. Noi da quattordici mesi aspettiamo è proprio il rispetto nei confronti del processo che non ci ha portati a chiedere di riconsegnare la salma"

08:31
Le associazioni di parte civile

Le prime ad arrivare poco fa sono state le associazioni che si costituiranno parte civile nel procedimento: "Riteniamo che gli omicidi e tutte le violenze di genere che riguardano le donne siano fatti pubblici, che riguardano tutti - ha dichiarato Elena Campedelli, presidente della Casa delle donne contro la violenza Odv, presente insieme a diverse donne dell’associazione. In aula anche Barbara Iannuccelli per la Caramella Buona che a sua volta si costituisce parte civile.
All’esterno del tribunale di Modena già dalle 8.30 erano ‘schierate’ le telecamere.

08:27
Ingroia: "Questo è un femminicidio"

"Nicholas Negrini, che io rappresento chiede verità e giustizia - ha afferrato arrivando l’ex pm e avvocato Antonio Ingroia -  Secondo la procura questo è un omicidio, secondo noi è un femminicidio perché le modalità del delitto fanno pensare a questo e ad una premeditazione del delitto. Questo non significa automaticamente l’innocenza di Gaaloul - ha aggiunto - ma il contesto e’ più articolato e manca ancora un movente".

Ieri Ingroia aveva dichiarato: “Si avvicina il momento della verità perché solo questo chiedono il marito Nicholas e la figlia: verità e giustizia. Ma anche avere finalmente la possibilità che si possa celebrare il funerale dell’amata moglie visto che siamo ancora in attesa che la magistratura conceda il nulla osta al seppellimento".