
Il taglio del nastro della nuova area verde del Dipartimento di Ingegneria
Una nuova, immensa, area verde per il Dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari. Ha inaugurato martedì sera, alla presenza del sindaco Mezzetti e dei rappresentanti di Ateneo, uno spazio all’avanguardia in via Vivarelli, che coniuga socialità e sostenibilità. Il nuovo parco è difatti destinato agli studenti Unimore, i quali potranno utilizzarlo per studiare e rilassarsi durante le pause per le lezioni, ed allo stesso tempo va ad arricchire le zone verdi della città; un intervento che rientra pienamente in una politica "green", essendo stato realizzato valorizzando l’aspetto della biodiversità in un contesto di sostenibilità ambientale (la progettazione dell’area ha privilegiato l’utilizzo di specie vegetali tipiche dell’area mediterranea), con inoltre l’installazione, al suo interno, di una stazione meteorologica avente la funzione di raccogliere elementi utili allo studio del clima locale, fondamentale specialmente in questi ultimi anni dove abbiamo assistito ad ingenti danni causati dal meteo. La realizzazione si inserisce all’interno del Bando Verde 2023, promosso da Legambiente e Fondazione di Modena, assieme ad UNIMORE, per un costo totale di 50.000 euro e va ad impinguare ulteriormente la zona del Tecnopolo di Modena, che presto vedrà la consegna anche dell’efficientissimo e nuovissimo edificio dedito agli studi sull’intelligenza artificiale; lo stesso bando inoltre nei prossimi mesi vedrà la creazione di altre aree verdi, simili a questa, in alcune zone della città. "Con questa inaugurazione diamo un segno evidente del nostro impegno, come Università, verso la cura degli spazi destinati alla nostra comunità – ha spiegato il rettore di Unimore Carlo Adolfo Porro – Questo spazio è una ricchezza per Modena e per i modenesi, e noi ci impegneremo anche in futuro a portare avanti quei progetti che oltre a valorizzare il territorio vadano a migliorare la vita dei cittadini". "E’ importante progressivamente dissigillare aree della città restituendole a polmoni verdi ed alberati, creando luoghi naturali all’interno della città.
Mai come in questi giorni è risultato evidente adottare una strategia comune su questa tematica – è il commento del sindaco di Modena Massimo Mezzetti – Ogni volta che subiamo disastri dovuti ai fenomeni atmosferici, emerge chiaro come sia necessario attivarsi per cambiare l’intero assetto delle nostre politiche urbanistiche; per fare questo dobbiamo evitare ulteriori cementificazioni e liberare pezzi di territorio da destinare a zone verdi, come avvenuto in questo caso, per creare le condizioni di una [/EMPTYTAG]città spugna".