"Ancora tante vittime, non possiamo mollare"

Il commissario Venturi invita a rispettare le regole. Nella nostra provincia il virus non rallenta: 172 nuovi contagi in un giorno e 17 decessi

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La frenata c’è, ma non a Modena che, anzi, viaggia in controtendenza. Se, pur con tutte le cautele, la Regione evidenzia "una moderata riduzione dei casi percentuali in Emilia Romagna" (736 in più accertati alle 12 di ieri rispetto al totale di 795 del giorno precedente), è altrettando evidente, guardando i dati, come nella nostra provincia il bilancio sia peggiorato. Sono, infatti, aumentati sia i contagi giornalieri (172 in 24 ore contro i 150 del bilancio precedente), sia le vittime: 17 in un solo giorno (sabato erano 12).

Modena sfonda dunque prepotentemente quota 2mila casi (2.094) tallonando Reggio Emilia (2146). Il maggior numero di casi continua a essere concentrato a Piacenza (2.475) anche se lì c’è stato un rallentamento (nuovi casi sotto quota cento). In totale in Emilia Romagna i positivi salgono a 13.119 di cui 5.726 in isolamento domiciliare. I decessi complessivi sono ora 1.443 (99 in più in un solo giorno). Di questi come detto, ben 17 riguardano la nostra provincia portando il totale a 161. Maranello perde tre anziani, tutti uomini (due di 83 anni e uno di 84), anche Formigine piange tre pensionati (due uomini di 81 e 88 anni e una donna di 93). Ben 7 le vittime a Modena tra cui una centenaria (una donna di 103 anni). A lei si aggiungono tre ultranovantenni di 95, 96 e 97 anni, un 82enne e una 77enne. La settima vittima è la più giovane: un uomo di 60 anni. Anche San Felice piange un 61enne. Infine, a Nonantola è morta una donna di 65 anni, a Mirandola un 75enne e a Castelvetro un 88enne. "Purtroppo – afferma il commissario ad acta dell’emergenza Sergio Venturi – è ancora alto il numero dei decessi, ma ci aspettiamo comunque una significativa riduzione sia dei contagi che dei decessi nei prossimi giorni. Stiamo ponendo particolare attenzione alla situazione delle case protette, che ormai restano l’unico vero focolaio d’infezione sul territorio, perché osserviamo come le misure di distanziamento sociale comincino a dare i primi risultati. Ma non è questo il momento di mollare: rispettiamo tutti regole e restrizioni".

Non bisogna mollare aggrappandosi anche alle notizie positive, come quella delle guarigioni che salgono a 1.141 nell’intera regione (95 a Modena). E aggrappandosi alla speranza. Come sta facendo Carpi; tutta la città da ieri è al fianco di Isa Bertolini, storica volontaria dell’Amo, associazione malati oncologici, affinché vinca la sua battaglia. Bertolini è molto conosciuta anche nell’ambito ospedaliero, per il suo ruolo di capo sala dell’Oncologia stessa oltre che di altri reparti del Ramazzini. "Lei è una autentica battagliera – affermano gli altri volontari Amo – non si è mai tirata indietro nell’aiutare gli altri, ora facciamo tutti il tifo per lei". Per salvare lei e gli altri pazienti gravi i sanitari lavorano senza sosta, anche per rafforzare i posti letto Covid (a Modena sono 535 di cui 89 di terapia intensiva). Piccola nota positiva, dei 172 nuovi casi di ieri, la maggior parte è in isolamento domiciliare (138), nessuno in terapia intensiva.

Intanto ieri sono giunti i primi pazienti al Concordia Hotel, la struttura messa a disposizione dell’Ausl gratuitamente da CPL Concordia. Si tratta di 13 persone, alle quali se ne aggiungeranno due oggi. L’hotel di San Possidonio ospita cittadini positivi al coronavirus autosufficienti che necessitano di quarantena ma non dispongono delle condizioni di sicurezza nelle proprie abitazioni. La stragrande maggioranza dei primi pazienti accolti, e che saranno monitorati da operatori sanitari, proviene dagli ospedali, ha tra i 36 e gli 84 anni. Per fare fronte alle tante segnalazioni, in fase di allestimento ulteriori 20 posti letto.