Ancora violenza tra minori. Ragazzino pestato dal branco. Poi il filmato finisce sui social

Nuovo grave episodio a Carpi tra l’autostazione e il polo scolastico: quattro denunciati. La polizia locale proprio grazie ai video è risalita agli aggressori. Vari i precedenti in zona.

Ancora violenza tra minori. Ragazzino pestato dal branco. Poi il filmato finisce sui social

Ancora violenza tra minori. Ragazzino pestato dal branco. Poi il filmato finisce sui social

Aggredito dal branco e filmato mentre, indifeso, veniva preso a calci e pugni. Un nuovo episodio di violenza con protagonisti minorenni a Carpi.

La Polizia locale dell’Unione Terre d’Argine ha infatti denunciato quattro minori con l’accusa di lesioni aggravate in concorso, per un episodio avvenuto in viale Peruzzi a Carpi, fra l’autostazione e il polo scolastico dove sono concentrati gli istituti superiori. I fatti risalgono a gennaio scorso: la vittima, a sua volta minorenne, era stata aggredita a calci e pugni da un gruppetto. Intanto qualcuno aveva ripreso l’accaduto e diffuso le immagini attraverso i social, secondo una pratica purtroppo ormai diffusa, andando ad aggiungere violenza psicologica a quella fisica subita. Anche grazie a quei video postati, oltre a tradizionali attività d’indagine, gli agenti della Polizia locale sono risaliti all’identità dei giovani, tutti frequentanti i plessi della zona: sono stati così denunciati presso il Tribunale per i minorenni di Bologna, per il reato di lesioni aggravate in concorso, perseguibile d’ufficio, che prevede una pena da sei mesi a tre anni. L’episodio di gennaio va ad aggiungersi a una serie di risse tra minori che si sono verificate fin dall’inizio dell’anno scolastico in corso, sempre a livello del polo scolastico di viale Peruzzi.

A inizio ottobre, all’uscita di scuola, fuori dai cancelli del liceo Fanti, a essere preso di mira da quella che, i presenti, hanno definito una vera e propria ‘spedizione punitiva’, è stato un minore liceale che è stato picchiato pesantemente con calci e pugni da un gruppo di almeno quindici altri ragazzi, giunti appositamente sul luogo. Secondo le prime ricostruzioni, all’origine del pestaggio, ripreso da video poi divenuti virali sui social, ci sarebbero una ragazza contesa e alcuni messaggi scambiati sui social. La famiglia del ragazzo ha fatto denuncia al commissariato di Pubblica sicurezza. A distanza di un mese, un’altra spedizione punitiva si è verificata all’istituto Vallauri. Verso la fine della ricreazione, oltre una decina di giovani tra i 15 e i 17 anni, di origine pakistana, studenti degli altri istituti carpigiani e anche provenienti dal reggiano, travisati con sciarpe e passamontagna, hanno fatto irruzione nel cortile del Vallauri e si sono scagliati contro un alunno maggiorenne della scuola, aggredendolo, muniti di coltellini e anelli usati come tirapugni. Un docente è intervenuto per sedare la rissa ed è stato colpito con un pugno. In reazione alla violenza, l’istituto ha organizzato una manifestazione cui hanno partecipato centinaia di persone.

"Il mio motto è ‘tolleranza zero’ – afferma la dirigente scolastica del Vallauri, Silvia De Vitis – tenendo però sempre conto che siamo una comunità educante. Da una parte i ragazzi sanno di trovare in noi accoglienza e ascolto, dall’altra parte però in cambio chiediamo serietà e rispetto delle regole. Per chi non ci sta, scattano le sospensioni, almeno 80 dall’inizio dell’anno (su 730 alunni)". "Devo ammettere che stiamo ottenendo buoni risultati grazie all’azione antidispersione finanziata con i fondi Pnrr – prosegue la preside – grazie a vari tutor (docenti, educatori, persone esterne) che hanno in carico singoli studenti ma al tempo stesso aiutano a gestire tutta la classe intera. Siamo anche contenti dei laboratori educativi pomeridiani come ‘Diversamente Karate’, cui sono tenuti a partecipare anche i ragazzi sospesi, così come all’attività di peer tutoring (didattica tra pari) o il progetto ‘Il verde a scuola’ per la manutenzione del verde. Inoltre, durante gli intervalli i docenti sorvegliano i ragazzi in cortile e al termine delle lezioni li accompagnano al cancello. Ringraziamo anche le Forze dell’ordine, che frequentemente fanno passaggi negli orari più cruciali".