Anziano truffato, badante condannata

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AVEVA iniziato col farsi fare qualche ‘regalino’ in gioielli. Poi è passata alle nozze: lo ha convinto del suo amore ma è riuscita a salire con un solo piede sull’altare: il sindaco, all’epoca, aveva bloccato il rito e avvisato i servizi sociali. Nel 2012 è passata alle ‘maniere forti’, facendosi intestare dalla vittima, un anziano di 93 anni, tutti i suoi beni. E’ stata condannata ieri ad un anno, pena sospesa, per il grave reato di circonvenzione di incapace una badante rumena di 54 anni. Secondo l’accusa, infatti, la donna - che seguiva quotidianamente il pensionato dal 2011 - era riuscita già l’anno successivo a fargli redigere un testamento con la quale la nominava erede universale, per effetto del quale acquistava la proprietà di diversi immobili a Sestola e di due terreni. L’uomo è deceduto nel 2016 ma i nipoti del pensionato, già dall’entrata in casa della badante, avevano sporto denuncia nei confronti della donna, consapevoli del tentativo della stessa di mettere le mani su tutti i beni del pensionato. Ieri il giudice ha disposto che case e terreni siano restituiti alla parte civile, rappresentata dai tre nipoti dell’anziano, difesi dall’avvocato Luca Lugari. A confermare come la vittima non fosse in grado di prendere decisioni così importanti, come quella di pronunciare il fatidico sì o redigere un testamento olografo la perizia datata 2011 che confermava il deficit di ordientamento temporale, di attenzione e di memoria dell’uomo. Nel documento, inoltre, si sottolineava il bassissimo grado di scolarizzazione del pensionato, dipendente nelle attività di base della vita quodidiana. La vicenda inizia appunto nel 2011 quando la badante viene assunta dalla famiglia del pensionato. Neppure il tempo di ‘ambientarsi’ che la 45enne, all’epoca dei fatti, inizia a farsi regalare vistosi gioielli. Dopo di che, annunciando il suo amore all’anziano, lo convince a convolare a nozze. Niente di strano per una coppia ‘normale’ decidere per una cerimonia lampo: all’amore non si comanda. Ma quando il sindaco si trova davanti il 93enne con la giovane badante intuisce che proprio d’amore non deve trattarsi e avverte i servizi sociali. Ovviamente anche i nipoti sono insorgono, stoppando sul nascere le nozze del nonno. Quando poi il testamento viene pubblicato, nei confronti della badante scatta la denuncia per circonvenzione d’incapace e la procura dispone il sequestro dei beni - del valore di 250mila euro - che ieri, a seguito della sentenza di condanna nei confronti della badante infedele, sono stati alla fine restituiti agli eredi.