Appartamenti abbandonati "Spaccio e bivacchi di sbandati Minacciati con mazze e coltelli"

Via Nonantolana, area fuori controllo a due passi dalla scuola Collodi e dal parco XXII Aprile. Residenti spaventati: "Risse continue e furti nei nostri garage, dal Comune nessuna risposta".

Appartamenti abbandonati  "Spaccio e bivacchi di sbandati   Minacciati con mazze e coltelli"

Appartamenti abbandonati "Spaccio e bivacchi di sbandati Minacciati con mazze e coltelli"

di Stefano Luppi

Un indirizzo per il degrado a Modena? Eccolo: via Nonantolana 221-225 al quartiere Crocetta, a due passi dalle scuole Collodi, da palazzine abitate da centinaia di persone e dal parco XXII Aprile. I residenti, che si sono già rivolti al Comune senza a quanto pare ottenere un cambiamento, ieri hanno mostrato al Carlino la situazione degradata chiedendo "come sia possibile che nella nostra città ci sia tutto ciò da anni? Spacciatori, drogati, persone pericolose che passano di qua, entrano nei nostri cortili e rubano. Occorre abbattere e ricostruire in fretta". Effettivamente la situazione si presenta terribile, in una zona densamente abitata. C’è una stecca di appartamenti abbandonati, con una trentina di alloggi dietro cui si notano delle ombre che osservano la situazione (e "a volte tirano sassi e bottiglie a chi si avvicina", dicono i residenti) e al fianco un cantiere del Comune per un palazzo Acer.

Il cantiere è chiuso da tempo e l’area dove è stata abbattuto anni fa un palazzo gemello di quello citato è un enorme invaso d’acqua, rifugio di zanzare e topi. Un cartello comunale recita di lavori da fare dall’agosto 2021 al febbraio 2024 per 3,2 milioni di euro. Ma appunto non c’è traccia minima di muratori, come conferma anche chi vive qua. Ma è il degrado intorno al palazzo a fianco ancora in piedi a intristire: giochi abbandonati, giubbotti buttati, rifiuti dappertutto, una cartina del mondo che sporge da una finestra aperta e un "casotto" dove ci sarebbero spacciatori. "Questo che noi chiamiamo casotto – spiega Nino d’Eugenio che illustra la situazione – è un ex locale tecnico: dentro si spaccia e forse si fa prostituzione. Siamo a pochi metri dalle Collodi, divise solo da una rete da spacciatori. E’ pericoloso visto che i bambini giocano nei pressi. Come vedete c’è tanto degrado e il palazzo in piedi è frequentato da gente senza fissa dimora. Siamo andati a vedere e siamo stati minacciati con bastoni e coltelli. A fianco c’è il cantiere per la realizzazione di 48 appartamenti con fondi Pinqua: è abbandonato da circa tre anni, da due il Comune dice che si partirà a breve".

Un gruppo di residenti ci accompagna in questo ’viaggio’ allucinante. "La situazione – dice la signora Liliana – è molto degradata, qui nella zona nord già di per sé con problemi. Si lasciano correre troppe cose, dove invece siamo protagonisti di una riuscita integrazione. Purtroppo il cantiere interrotto ha peggiorato la situazione non semplice pure nel vicino parco XXII aprile. Ieri a metà giornata dalle finestre del mio palazzo ho visto un gruppo di immigrati che litigavano e bevevano vicino al palazzo chiuso: noi abbiamo paura a mandare in giro i nostri figli e per questo abbiamo fatto degli esposti al Comune". Testimonia la situazione anche Loredana Bucaioni: "Purtroppo sono residente qua e vedo sempre spacciatori, qui è un macello: c’è brutta gente che scavalca la rete che divide il nostro cortile da questa palazzina abbandonata. Fanno quel che vogliono, ma è tollerabile?".

Dice Lucia Rendina: "Io vivo in zona Due Canali, dall’altro lato del XXII Aprile, ma sia qui che là si prendono continuamente a coltellate in mezzo alla strada e al parco. Poche notti fa due persone di colore mi hanno abbattuto il portone a calci e rubato biciclette, una giacca, coperte e lenzuola che oggi vedo lì per terra in questo palazzo abbandonato. Non ho il coraggio di raccogliere quello che era mio". A dimostrazione della integrazione protestano anche nuovi modenesi. "Abito qua vicino, sono arrivata da un anno - dice la signora Ulviye Uysal di origine turca – e mio fratello vive qui da quattro. Qua è un vero disastro, ogni giorno, non si può risolvere la situazione?".