REDAZIONE MODENA

Armi, diciassette denunce per violazione delle norme

Controlli serrati della polizia amministrativa della questura sulle violazioni del testo unico della pubblica sicurezza

C’è chi ha distrutto il fucile con un seghetto e chi si è ben guardato dal comunicare lo spostamento da una casa all’altra della propria arma. Ma c’è anche chi è risultato privo del necessario certificato medico.

Sono diciassette i cittadini finiti nei guai per violazioni in materia di armi; ovvero mancato rispetto di disposizioni normative previste dal testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza. Nelle ultime settimane la gli agenti della Polizia Amministrativa della Questura hanno denunciato appunto 17 persone, contestando diversi comportamenti illeciti. Tra questi la mancata ripresentazione della denuncia all’autorità di pubblica sicurezza del trasferimento di armi regolarmente detenute da un domicilio all’altro e, soprattutto, il mancato ottenimento dell’autorizzazione al trasporto delle armi stesse, trasporto che pertanto è avvenuto in modo abusivo. I cittadini denunciati ora rischiano la pena dell’arresto fino a tre mesi e una multa.

Altri detentori, invece, hanno omesso di denunciare all’autorità la distruzione della propria arma. Ad esempio in un caso i poliziotti hanno appurato come un cittadino avesse addirittura distrutto un fucile tagliandolo con un seghetto e smaltendolo come rifiuto solido. In un altro caso, invece, il proprietario non ha comunicato come le proprie armi fossero andate distrutte in un incendio della propria abitazione. C’è poi chi si è visto costretto a richiedere la rottamazione della propria pistola o fucile essendo stato scoperto privo del certificato medico. Sono diversi, infatti, i provvedimenti di divieto di detenzione armi scattati nei confronti dei cittadini che non hanno prodotto la necessaria documentazione sanitaria. Le armi ‘rottamate’ sono state poi acquisite dalla polizia. I controlli sono scattati proprio nel contesto delle verifiche legate al possesso della certificazione medica idonea per i detentori di armi, prevista in 2 decreti legge del 2013 e del 2018. A tal proposito la questura ricorda ai detentori di armi che non hanno la certificazione sanitaria in corso di validità di procedere immediatamente alla produzione dei documenti: in caso contrario scatteranno appunto le sanzioni.