
Artrite reumatoide, una rete per curarla
Continuità della cura e contatto costante con i professionisti sanitari sul territorio. Per il paziente reumatologico è fondamentale, oltre ad una diagnosi precoce, un percorso di assistenza senza interruzioni, vicino casa e che garantisca un monitoraggio in tempo reale, anche avvalendosi, se necessario, della telemedicina. Parte da questa esigenza di prossimità delle cure la rete sperimentale “Reuma-NET-Mo” lanciata dall’Azienda Ospedaliero-Universitario di Modena e l’Azienda USL di Modena. Il progetto - avviato in questa fase nel Distretto sanitario di Pavullo e che verrà introdotto gradualmente nel resto della provincia - migliora e rafforza il percorso di presa in carico dei pazienti reumatologici già presente in provincia, che vede come punto di riferimento la Reumatologia del Policlinico di Modena in qualità di centro di secondo livello per le Malattie reumatiche, tra cui artrite reumatoide, vasculiti, spondilite anchilosante e anche di una malattia rara, la Sclerosi sistemica, di cui l’Azienda Ospedaliero-Universitaria è Hub regionale.
La collaborazione interaziendale sulla nuova rete è stata illustrata ieri, presso la sede dell’Azienda USL di Modena in via San Giovanni del Cantone: presenti la Direttrice Generale dell’Ausl di Modena, Anna Maria Petrini; il Direttore Generale dell’AOU di Modena, Claudio Vagnini; il Direttore dell’Ospedale di Pavullo, Gabriele Romani; la Dirigente delle Professioni sanitarie Ospedale-Territorio del Distretto Sanitario di Pavullo, Daniela Altariva; la Coordinatrice infermieristica dell’Area Medica, Day Hospital Oncologico internistico e Ambulatorio di cardiologia di Pavullo, Monica Mariani; la Direttrice della Reumatologia dell’AOU di Modena, Dilia Giuggioli, insieme alla Reumatologa di AOU Gilda Sandri; e Daniele Conti, Presidente dell’Associazione Malati Reumatici Emilia-Romagna ONLUS.
La creazione della nuova rete di assistenza, composta da una squadra di cui fanno parte i professionisti sia della Reumatologia AOU che quelli territoriali AUSL presso l’Ospedale di Pavullo, nasce dalla particolare complessità diagnostica e terapeutica del paziente reumatologico, che necessita di un percorso di presa in carico e continuità clinico-assistenziale che eviti la frammentarietà delle prestazioni e assicuri la continuità della cura. La rete prevede una gestione integrata tra i professionisti che, a diverso titolo, contribuiscono al percorso nelle sue varie fasi. In particolare, per alcune patologie reumatiche ad andamento prognostico più severo (come artriti e sclerosi sistemica progressiva) è opportuno che la diagnosi e la terapia siano effettuate il più precocemente possibile in quanto un trattamento precoce adeguato consente di ottenere i migliori risultati e condizionare positivamente l’evoluzione della malattia. Oltre all’individuazione precoce della patologia, il percorso sperimentale si pone l’obiettivo di uniformare in prospettiva la pratica clinica nei diversi ambulatori territoriali interconnessi tra loro nella rete provinciale istituita nel 2019 - con sedi a Carpi, Mirandola, Modena, Castelfranco Emilia, Sassuolo, Vignola e Pavullo - e rilanciata nel corso del 2023 con questo modello interaziendale, che prevede come punti fondamentali anche la formazione e l’uso della telemedicina.
Attualmente la nuova rete sperimentale AOUAUSL è già operativa con l’assistenza di alcuni pazienti affetti da sclerosi sistemica e miosite, che vengono valutati periodicamente dalla struttura complessa di Reumatologia dell’AOU. L’esecuzione della terapia infusionale a cicli di quattro mesi viene effettuata dai professionisti sanitari del Day Hospital Oncologico dell’Ospedale di Pavullo, dove si è tenuta anche la formazione del personale infermieristico coinvolto nel progetto. Successivamente, sempre presso la Reumatologia del Policlinico, il paziente verrà sottoposto ad un’altra serie di controlli.
Il Medico di Medicina Generale è il primo riferimento sia per la rete sperimentale attivata dalle due aziende sanitarie che per il paziente reumatico o con sospetta patologia reumatologica. Al MMG è affidato, infatti, il compito di intercettare i casi e deciderne l’invio tempestivo allo specialista.