Assalto Cgil, Passaro resta in cella Il giudice: "Fatti gravissimi"

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"Rapporti con Forza Nuova? Mai avuti. Non ho partecipato all’assalto della sede della Cgil: volevo solo fare un filmato per documentare quanto stava accadendo e renderlo ‘visibile’ anche agli iscritti nella pagina Facebook". Resta in carcere il leader modenese del gruppo ‘Io apro’, Biagio Passaro (nella foto) al pari degli altri 5 arrestati dopo gli scontri a Roma, che ha visto anche l’assalto alla sede della Cgil.

Aggiornamento Biagio Passaro scarcerato: "L'assalto alla Cgil? Non lo rifarei"

Il gip Annalisa Marzano dopo l’udienza di convalida ha emesso una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere per Passaro così come per Giuliano Castellino, Roberto Fiore, Luigi Aronica, ex Nar, Pamela Testa e Salvatore Lubrano. I fatti "sono estremamente gravi" e "sussiste il concreto e attuale pericolo, per specifiche modalità e circostanze del fatto che illustrano una personalità degli arrestati non estranei alla violenza e capaci di commettere, soprattutto in questo contesto storico, nuovamente delitti della medesima indole offensiva" ha scritto il gip nell’ordinanza. Ma Passaro si è dichiarato estraneo alle contestazioni, che ‘parlano’ di istigazione a delinquere, devastazione e saccheggio sostenendo appunto di aver soltanto filmato quando stava accadendo, chiedendo anzi ai presenti di ‘non rompere nulla’. "Non dovevo neppure esserci io a Roma quel giorno – ha detto davanti al giudice – hanno delegato me e non ho partecipato all’assalto alla Cgil: sono arrivato dopo, sono entrato quando tutto era già avvenuto e solo e soltanto per fare una telecronaca di quanto accadeva per la pagina Facebook di ‘Io Apro’. Dopo aver ripreso, me ne sono andato. Non ho rapporti con Forza Nuova".