
Il parlamentare Matteo Richetti
Modena, 22 febbraio 2025 – Archiviati i vari congressi territoriali, compreso quello di Modena che ha visto prevalere di misura la mozione a sostegno di Carlo Calenda, sponsorizzata localmente dal deputato Matteo Richetti, capogruppo Azione alla Camera dei Deputati, il partito di Azione si appresta a celebrare il suo congresso nazionale il 29 e 30 marzo. Scontata la riconferma di Calenda a segretario, avendo raccolto l’86% dei consensi, mentre l’altro 14% si è riversato sulla avversaria interna Giulia Pastorella, in quella occasione verranno eletti i nuovi organi e la nuova direzione. Modena invierà al congresso nazionale 3 delegati tutti della mozione Calenda: l’assessore Paolo Zanca, la segretaria provinciale Stefania Cargioli e Giovanni Franco Orlando. Di diritto parteciperà anche l’onorevole Ricchetti, tra i co-fondatori del partito.
Onorevole Richetti che congresso sarà quello che vi apprestate a celebrare?
"Un congresso di rilancio del progetto politico di Azione. Alla leadership di Calenda si affiancherà un lavoro di rilancio e radicamento del partito anche sui territori. A Modena abbiamo iniziato con l’elezione di Stefania Cargioli, donna di grande capacità e competente amministratrice locale e un nuovo direttivo che apriranno una fase nuova per Azione".
La domanda che tutti si fanno è quale area intendete occupare?
"Abbiamo raccolto le tradizioni repubblicane, socialiste, liberali e popolari costruendo un partito che scardini un bipolarismo che non dà risposte concrete al Paese. Oggi questa proposta è più che mai necessaria. C’è un’area alla quale guardare con grande attenzione: è quella del non voto, di chi è sfiduciato, di chi vede la politica come un problema e non come la soluzione. Prima di tutto ci rivolgiamo a loro".
All’orizzonte non vedete la possibilità di una ricomposizione tra tutte le anime che vogliono presidiare il centro?
"Italia Viva e Più Europa hanno ormai scelto l’alleanza del campo largo con Conte, Bonelli e Fratoianni. Noi intendiamo proseguire la strada che porta ad un ampio fronte riformista lontano da populismi e sovranismi".
A livello nazionale Azione tiene un ruolo sganciato dal centrosinistra. In Emilia-Romagna e Modena governa col centrosinistra. Che cosa impedisce di trasferire il modello di alleanze emiliano-romagnolo in modello nazionale?
"In Emilia-Romagna Michele De Pascale ha detto sì a sviluppo economico, rigassificatori e nuove infrastrutture, a livello nazionale la strada da percorrere è quella indicata da Draghi. Europa che torna ad investire in difesa, energia e industria.
Sono state mosse dalla vostra minoranza interna accuse di mancato rispetto delle regole e scarsa democrazia. C’è del vero?
"Abbiamo svolto il congresso con la più alta partecipazione della nostra regione. Non un intervento critico, non un voto contestato. Io ascolto il dibattito che rispetta una comunità non le polemiche del giorno dopo".