Barboncino strozzato e gettato in un canale

UN BARBONCINO morto, chiuso dentro un sacco nero, avvolto in una felpa e con il collo stritolato in una benda bianca.

E’ la macabra scoperta che hanno fatto nei giorni scorsi i volontari del canile di Carpi chiamati da un ragazzo il quale segnalava il sacco in fondo ad un canale a Rovereto.

A distanza di pochi giorni dal cane trovato legato e gettato in un dirupo sull’Appennino modenese, un’altra morte sospetta emerge dalle campagne intorno a Carpi e diventa un’indagine della Polizia municipale.

«Vogliamo sapere la verità, vogliamo sapere che fine ha fatto questa povera bestia – dice Raffaella Benedusi responsabile del canile carpigiano – abbiamo segnalato che il cane ha un microchip che è riconducibile ad una donna».

I volontari hanno subito avvisato la Polizia municipale e il servizio veterinario dell’Ausl, il cane è stato inviato all’Istituto zooprofilattico dove verrà effettuata l’autopsia.

«Il cane ha circa 14 anni – spiega Benedusi – non sappiamo se sia stato gettato nel canale già morto o vivo: dai nostri accertamenti non emerge nessuna denuncia di morte del cane, quindi non sappiamo davvero cosa pensare».

Ad inquietare ancora di più i volontari del canile è quella benda stretta intorno al collo, come se l’animale fosse stato strozzato.

«Vogliamo dire alle persone che si trovano in difficoltà con i loro cani che possono rivolgersi alle strutture, siamo abituati ad ascoltare tutti e ad aiutare tutti» sottolinea Benedusi.

L’ipotesi peggiore, non risultando alcuna denuncia per la morte del cane, è che la padrona si sia voluta sbarazzare dell’animale.

La Polizia municipale sta conducendo le indagini ed elementi utili per capire le cause della morte arriveranno dall’esito dell’autopsia.