
Il coordinatore regionale Michele Barcaiuolo, il coordinatore provinciale Ferdinando Pulitanò e la parlamentare Daniela Dondi
Modena, 30 agosto 2024 – È ufficiale: l’attuale coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Ferdinando Pulitanò, sarà tra i "magnifici otto" candidati proposti dal partito modenese in vista delle elezioni Regionali. La conferma è arrivata ieri mattina dal coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Michele Barcaiuolo, durante il lancio della campagna ’Stiamo cambiando l’Italia’. Il senatore ha espresso piena fiducia nei confronti di Pulitanò, ma non si è sbilanciato riguardo alle indiscrezioni emerse ultimamente sui giornali.
"Possiamo confermare – spiega Barcaiuolo – la candidatura dell’attuale coordinatore provinciale alle prossime elezioni Regionali. Al di là di Pulitanò e del consigliere regionale uscente, non posso affermare che le indiscrezioni che circolano siano infondate, tuttavia la lista per le elezioni sarà decisa a livello nazionale". I criteri, prosegue Barcaiuolo, "saranno fondamentalmente due: da un lato dobbiamo rispettare la parità di genere, dall’altro vogliamo rappresentare un territorio ricco come quello della provincia di Modena con persone che abbiano dimostrato capacità, competenza e ottenuto un consenso tale che possa rendere la lista forte e rappresentativa anche in una zona così estesa".
Barcaiuolo assieme ala parlamentare Daniela Dondi hanno poi illustrato la campagna estiva ’Stiamo cambiando l’Italia’, già avviata a livello nazionale, che inizierà questo fine settimana in tutti i comuni della provincia attraverso gazebo e iniziative di confronto con i cittadini, con l’obiettivo di approfondire le quattro riforme strutturali volute e varate dal governo Meloni: autonomia differenziata, premierato, fisco e giustizia.
"Autonomia e premierato – chiarisce Barcaiuolo – vanno di pari passo. La prima garantisce alle Regioni maggiori responsabilità e oneri nella gestione dei fondi, che a questo punto saranno spesi in modo più accurato. Grazie al premierato, inoltre, a questo sistema polarizzato si affiancherà un governo centrale più forte, dotato della legittimazione dei cittadini e fondato sull’elezione diretta del Presidente del Consiglio". Il coordinatore regionale Fdi non ha risparmiato qualche attacco al centro sinistra. "Sembra paradossale – sottolinea Barcaiuolo – ma abbiamo visto che Bonaccini è stato uno dei più grandi alfieri per promuovere l’autonomia della regione Emilia-Romagna ma, non appena abbiamo realizzato ciò che lui stesso voleva, ha iniziato a raccogliere firme per abrogare il provvedimento".
La riforma della giustizia – ha commentato Dondi – "si propone di superare meccanismi che la rallentano con maggiore garanzia dell’imparzialità del giudice. Siamo già intervenuti sull’ergastolo ostativo, è stato abrogato il reato di abuso d’ufficio, si è delineato il divieto di pubblicazione delle intercettazioni ed è stato approntato il Ddl di riforma costituzionale che prevede, tra le tante cose, la separazione delle carriere dei magistrati, la riforma del Csm, l’istituzione di un’alta corte disciplinare per i magistrati".