MARIA SILVIA CABRI
Cronaca

Bassa col fiato sospeso. Scuole chiuse in vari paesi. L’Appennino teme le frane

Sono ore di attesa per il transito della piena, chiusi gli istituti vicini agli argini . Vari smottamenti nelle strade di montagna, gravi danni anche nelle campagne.

Bassa col fiato sospeso. Scuole chiuse in vari paesi. L’Appennino teme le frane

Sono ore di attesa per il transito della piena, chiusi gli istituti vicini agli argini . Vari smottamenti nelle strade di montagna, gravi danni anche nelle campagne.

Riflettori puntati sui comuni della Bassa, che sono quelli più a rischio ora nell’attesa del completo transito della piena che dovrebbe esaurirsi in mattinata. Ieri il Secchia è andato oltre soglia 3 (alle 16 a Ponte Alto il livello era 10,46 metri) e il Panaro sopra soglia 2, ma già dalla serata si prevedeva un passaggio lento con livelli che per diverse ore non sarebbero scesi sotto la soglia precauzionale. L’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale ha diramato per oggi l’allerta Arancione per criticità idraulica, dopo avere innalzato a Rossa quella di ieri e sabato, ma la Bassa resta con il fiato sospeso.

Cruciale in particolare è stato per l’intera giornata di ieri il tema scuole: riapertura (dopo sabato) o ancora chiusura? Dopo alcuni tentennamenti, si è deciso che a restare chiuse anche per la giornata di oggi sono le scuole di Bastiglia, Bomporto, San Possidonio e Concordia, e quelle della frazione di Rovereto in considerazione della vicinanza al fiume. Riaperte invece negli altri comuni della Bassa, così come a Modena, Castelfranco e nei comuni delle Terre d’Argine. Fa eccezione la materna ‘Acquerello’ di Cortile dove vi sarà la stop alla didattica, data la poca distanza dall’argine.

Per tutta la giornata di ieri i tecnici di Provincia e Comuni hanno effettuato le necessarie verifiche sugli edifici scolastici e sono intervenuti su alcune infiltrazioni rilevate nei muri: gli edifici sono tutti agibili.

L’altra criticità riguarda i ponti: sono rimasti chiusi al traffico per la notte i ponti sul Secchia (Ponte Alto e ponte dell’Uccellino, tra Modena e Soliera), il ponte sul Tiepido di via Curtatona, e, a cura della Provincia, ponte Motta a Cavezzo e il ponte di Navicello vecchio sul Panaro.

Resta poi l’incognita Appennino: ieri, infatti, si sono registrati disagi per distacchi di materiale in strada sulla sp nei territori di Sestola, Pavullo e Polinago, oltre ad un cedimento della scarpata di monte sulla strada provinciale 25 a Zocca nel territorio di Monteombraro. Frana anche in via Bottegone (Pavullo). Inoltre, sulla strada provinciale 23 nel comune di Prignano, è stato istituito un senso unico alternato a causa dell’erosione della sponda arginale del torrente Rossenna. Chiusi i percorsi natura e segnalati anche blackout. Gravi danni nelle campagne, in particolare tra Castelfranco e Bologna, l’allarme di Coldiretti.