
Il messaggio audio che non ti aspetti. E la voce non è quella di un politico qualsiasi, ma nientemeno che del braccio destro del sindaco Muzzarelli, il vice Gianpietro Cavazza. Il colpo basso, pare, se l’è giocato da solo, registrando per sbaglio una conversazione con una dipendente della sua segreteria in pausa pranzo. Il file è finito erroneamente in una chat di gruppo e, come prevedibile, è diventato di dominio (quasi) pubblico. A scatenare il putiferio, sono state in particolare le considerazioni colorite e infelici sull’aspetto fisico delle colleghe assessore Vandelli e Ferrari. Inutile dire, che in questa fase di emergenza Muzzarelli non si aspettava una tale caduta di stile da uno dei suoi collaboratori più fidati, specialmente perché l’amministrazione ha puntato con orgoglio sul linguaggio di genere. Cavazza ha fatto mea culpa: "Si tratta di battute in libertà, che sottointendono complicità e simpatia, registrate casualmente e diffuse per errore. Me ne dispiace, soprattutto per le persone citate e con le quali mi sono subito personalmente scusato e che hanno risposto con una risata. Stupisce, però, che qualcuno cerchi di trasformare questa vicenda in qualcosa di più di una sciocchezza di cui sono l’unico responsabile".
E nell’ottica di scongiurare sul nascere una crisi politica, lo stesso Muzzarelli pare avere gradito l’atteggiamento composto delle due assessore che hanno scelto di replicare a Cavazza con due post dai toni controllati. "Non è la prima e non sarà l’ultima volta che si fanno battutacce sul corpo delle donne – scrive la Ferrari –. Sappiate tutti, uomini e donne, che non ci fa piacere, anche quando sono in positivo. Immaginate il contrario. Magari sorridiamo, ma non lo facciamo per complicità. Lo facciamo per ‘cambiare discorso’ perché non abbiamo tempo di occuparci di queste cose, soprattutto in questi giorni. Insomma, credo di dirlo anche a nome delle altre donne, non abbiamo tempo e voglia di ‘aprire il dibattito’. Ma se proprio vogliamo indignarci, facciamolo con una prospettiva: ricordiamoci di questo episodio quando sta per scappare la battuta. Allora, anche una brutta sciocchezza avrà avuto una sua utilità".
Sceglie la strada dell’ironia la Vandelli: "Ho sempre saputo di essere più bella dentro che fuori. In tanti vanno oltre e quasi non vedono ciò che gli ormoni comandano, spesso pure io che dimentico di mettermi davanti allo specchio la mattina e di passare dal barbiere a fare i baffi. Ma in queste settimane il mio pensiero più grande non sono io, ma come contribuire per risolvere tanti problemi, la crisi, le famiglie che non hanno casa. Per me è e resta una questione di stile e osteria. Ora abbiamo bilancio, nuove misure anticrisi. Non è tempo di rimpasti o giochetti di poltrone".
Vincenzo Malara