
I residenti della Sacca plaudono la svolta e chiedono "ascolto e partecipazione"
I residenti della Sacca hanno accolto "positivamente la bocciatura di tutti quei progetti che erano stati blindati dalla precedente amministrazione – afferma Fabrizio Benelli del comitato Villaggio Europa – che non aveva lasciato spazio sufficiente alla partecipazione attiva dei cittadini, prerogativa che riteniamo indispensabile per tutte quelle scelte che vadano a modificare l’urbanistica e la vivibilità di un quartiere". Pertanto, il comitato invita l’amministrazione a confrontarsi per riprogrammare alcuni degli interventi più discussi, uno tra tutti, l’Area ex Pro Latte, tra via delle Suore e via Finzi, dove si prevedeva la realizzazione di una torre di Hospitality a completamento dell’intervento di potenziamento del comparto produttivo Cpc. Se, infatti, a tale progetto è stato riconosciuto un rinvigorimento del verde pubblico e l’attrattività dello spazio co-working, sono, invece, state ritenute "limitate le ricuciture ciclabili e pedonali" e si sottolinea come non sia data "evidenza di processi partecipativi adeguati alla significatività della proposta, sia in termini descrittivi, che di fattibilità economica". "Il secondo aspetto – chiarisce Benelli – riguarda la riqualificazione dell’area ex Pro Latte: se avremo modo di dialogare con la giunta, proporremo più aree verdi, spazi di aggregazione e collegamenti ciclopedonali. Vogliamo che il nostro quartiere sia vivibile e accogliente". Non poteva mancare, tra le istanze dei residenti, un accenno al Polo Logistico Conad, al centro dei riflettori ormai da diversi anni. "Vedendo il cambio di rotta rispetto alla precedente amministrazione – sottolinea Benelli – e la disponibilità al dialogo dimostrata dalla giunta Mezzetti, ci auguriamo che questo spirito collaborativo non si manifesti soltanto per pensare ai progetti futuri, ma anche per rivedere quelli in essere. Mi riferisco, in particolare, al Polo Logistico Conad che, a nostro avviso, rende insostenibile la vita dei residenti: la prima causa di disagio sono i rumori dei lavori che dovrebbero terminare alle 19, ma troppo spesso durano fino alle 20.30 e oltre; a ciò si aggiunge la polvere che ormai imperversa in tutto il quartiere e ha invaso stabilmente case e giardini". "In ogni caso – denuncia Benelli – l’aspetto più controverso riguarda una variante che la vecchia amministrazione approvò senza consultare i cittadini. Si tratta di una cisterna che doveva essere realizzata sotto terra, ma sarà costruita fuori, comportando la perdita di un’altra area verde che, di conseguenza, farà avanzare di circa venti metri le barriere acustiche, opprimendo ulteriormente le abitazioni". A tal proposito, il comitato invita l’amministrazione a un nuovo confronto. "Abbiamo più volte inviato inviti e comunicazioni – conclude Benelli – ma non abbiamo ancora ricevuto risposta. Speriamo di poter avviare un dialogo costruttivo per tutelare il benessere di tutti i residenti".
Jacopo Gozzi