Bimbo morto, incarico al perito Chiarirà se poteva essere salvato

Bimbo morto, incarico al perito  Chiarirà se poteva essere salvato

Bimbo morto, incarico al perito Chiarirà se poteva essere salvato

Dopo la nomina dei giorni scorsi, è ufficialmente iniziato il lavoro del nuovo perito incaricato dalla procura, uno specialista in pediatria e neonatologia che sarà chiamato a far luce sulla terribile morte del piccolo Gabriele Cirnigliaro, il bambino di due anni e mezzo deceduto a fine febbraio all’ospedale di Sassuolo dove era stato portato dai genitori in seguito ad alcuni problemi di salute. Ieri il giuramento e l’ammissione del quesito: il piccolo poteva essere salvato? Con l’ipotesi di reato di ‘responsabilità colposa per morte o lesioni personali in ambito sanitario’ risultano indagate una pediatra di base e due pediatre dell’ospedale di Sassuolo. Il pm titolare del fascicolo, Paola Campilongo, ha ritenuto necessarie, per compiere gli accertamenti, competenze tecniche e ha nominato il professor Vincenzo Zanardo, specialista in Pediatria, Neonatologia, Anestesia e Rianimazione. Ieri è stato inserito il quesito diagnostico sollevato dal perito nominato dai genitori, rappresentati dall’avvocato Roberta D’Aquino. Il consulente Corrado Mirco Farioli, medico legale di Reggio Emilia, aveva sollevato infatti una problematica relativa alla eventuale necessità di un trasferimento del piccolo, intorno alle 22.30 di quella stessa sera, nel reparto di neonatologia al Policlinico di Modena in quanto – secondo il consulente – si stava profilando uno stato di choc. Ciò che ci si chiede, in sostanza, è se trasferendo il bambino in neonatologia a Modena, qualcosa nel tragico esito sarebbe cambiato. Il superperito dovrà chiarire se Gabriele poteva essere salvato.