Modena, 22 gennaio 2022 - "Da diversi giorni stiamo ricevendo molte telefonate da parte degli associati per l’aumento dei costi dell’energia. Telefonate non solo preoccupate, ma anche avvilite, perché dopo tutti i sacrifici imposti dalla pandemia, ora arriva un problema che rischia di avere conseguenze addirittura più gravi senza misure di contrasto". E’ il segretario provinciale di Cna Modena Alberto Papotti a lanciare una volta di più l’allarme. "I problemi sono di due tipi – sottolinea il dirigente – il danno diretto che pesa di più sulle imprese: abbiamo visto bollette addirittura con un 300% in più rispetto ad un anno fa. A questi si aggiungono i danni indiretti subiti dalle attività che lavorano con il pubblico, dal commercio alla ristorazione, dal turismo ai servizi alla persona per arrivare allo sport. Qui gli imprenditori denunciano un forte calo della domanda determinato dal peso del caro bollette sui privati". C’è il rischio di non dover solo abbassare il riscaldamento, ma anche le saracinesche. "Sì, il rischio è concreto, se la situazione dovesse perdurare, ma al di là della infelice battuta non è tanto la caduta di stile evidenziata in questi giorni il problema legato alla multiutility". Prego? "In questi mesi queste aziende stanno registrando utili a due cifre. Hera, ad esempio, nei primi nove mesi del 2021 ha registrato un +39%. Significa che esiste lo spazio economico per ridurre i margini di guadagno, senza contare la spinta etica". In che senso? "Gli statuti ed i codici etici delle multiutility richiamano finalità operative legate all’equità sociale e al territorio. Mai come oggi si può dare concretezza a questi valori. E gli enti e la politica locale sono chiamati ad intervenire tempestivamente in questa direzione: queste società, infatti, sono a maggioranza pubblica, il che significa che i Comuni possono e devono intervenire per ...
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