VINCENZO MALARA
Cronaca

"Botti di Capodanno, a Modena chi sgarra rischia 100 euro di multa"

Il vicecomandante della municipale Gambarini: "Il trasgressore dovrà inoltre ripristinare i luoghi danneggiati"

I giochi ad esclusivo effetto luminoso sono permessi anche in centro storico (FotoFiocchi)

Modena, 31 dicembre 2019 - Occhio ai botti di Capodanno. Sotto la Ghirlandina i divieti non sono più circoscritti al periodo delle feste, ma da qualche tempo sono un continuum da gennaio a dicembre. Il tema fa discutere da sempre. Da una parte ci sono gli animalisti che vorrebbero il boicottaggio totale dei fuochi pirotecnici, dall’altra venditori e cittadini che pretendono la libertà di vendere e festeggiare. Per fare chiarezza, abbiamo chiesto cosa si può fare e cosa no alla vicecomandante della municipale, Patrizia Gambarini.

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Com’è cambiato il quadro normativo? "Dallo scorso anno l’amministrazione comunale ha disciplinato l’utilizzo degli articoli pirotecnici e dei fuochi d’artificio inserendo un apposito articolo all’interno del nuovo Regolamento di Polizia urbana approvato dal Consiglio comunale. Si è in tal modo adottata una modalità di utilizzo con valenza continuativa e non più limitata a determinati periodi dell’anno, come avveniva in passato quando si adottavano provvedimenti di carattere contingibile ed urgente".

In che modo si è arrivati a questa decisione e nel dettaglio cosa prevede la norma? "Per definire un testo rispondente alle diverse esigenze, nella elaborazione dell’articolo 10 del Regolamento sono state preventivamente coinvolte le associazioni di categoria e in particolare si è consultato chi, lavorando nel ramo, ne conosce meglio gli aspetti. Nel testo sono infatti indicati con chiarezza gli articoli pirotecnici che possono sempre essere esplosi, cioè quelli ad esclusivo effetto luminoso. Inoltre, il territorio comunale è stato idealmente suddiviso considerando, da una parte, il centro storico individuato dal perimetro dei viali cittadini, dove è vietato far esplodere petardi, articoli pirotecnici o fuochi d’artificio e, dall’altra parte, la zona esterna, in cui ne è permesso l’utilizzo se non procurano disturbo, danno o molestia a persone o animali ovvero conseguenze di qualsiasi genere o natura sugli spazi comunali. L’utilizzo degli artifici, ad eccezione di quelli ad esclusivo effetto luminoso, è invece espressamente vietato in presenza di assembramenti, spontanei o meno, per motivi di ordine e sicurezza pubblica".

C’è poi l’aspetto relativo alla tutela degli animali, vero? "Certo. Secondo una sensibilità ormai ben consolidata a livello di collettività, si è anche prestata la dovuta attenzione alle esigenze degli animali, imponendo ai proprietari di quelli d’affezione di vigilare e attivarsi affinché il disagio determinato dagli scoppi non li porti alla fuga esponendoli al rischio di smarrimento o, peggio, di investimento. Un’indicazione che ha ricevuto il plauso da parte di diverse associazioni animaliste".

A cosa vanno incontro i trasgressori? "La violazione dei singoli commi dell’articolo 10 del Regolamento di Polizia urbana comporta il pagamento in misura ridotta di una somma pecuniaria di 100 euro e l’obbligo della rimessa in pristino dei luoghi e la cessazione dell’attività vietata".