Buoni spesa, 4 milioni disponibili Si stila l’elenco dei beneficiari

Comuni al lavoro insieme al mondo del volontariato e alla Caritas: ognuno gestirà i fondi in autonomia Quasi un milione per il capoluogo, il sindaco Muzzarelli: "Nessuno deve rimanere indietro"

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Sono ore febbrili nei 47 Comuni della provincia di Modena. L’annuncio delle risorse dal Governo per i buoni spesa a favore delle famiglie più povere, infatti, ha messo in moto una macchina organizzativa che dovrà definire in tempi brevissimi un percorso di erogazione certo. Tutto il territorio beneficerà complessivamente di 3,8 milioni di euro, di cui quasi un milione per il capoluogo (983mila euro per l’esattezza). Ogni Comune gestirà in autonomia i fondi, con modalità e criteri di distribuzione studiati dai servizi sociali in sinergia col mondo del volontariato e la Caritas. "Sono risorse preziose per rispondere alle prime emergenze delle famiglie maggiormente in difficoltà – dice il sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli – e rappresentano un segnale nuovo di riconoscimento del ruolo dei Comuni da parte del Governo, ma si tratta solo di un primo passo; dall’Esecutivo ovviamente ci aspettiamo altri interventi a favore degli enti locali perché è dal territorio che si deve ripartire".

Il primo cittadino assicura che i lavori per circoscrivere i beneficiari è già a buon punto: "Ci stiamo organizzando per predisporre al meglio la raccolta delle esigenze delle famiglie in raccordo con il mondo del volontariato delle associazioni, della Chiesa, soggetti che tanto stanno facendo per i nostri cittadini in stretta collaborazione con il Comune. Come abbiamo sempre detto fin dall’inizio dell’emergenza, nessuno deve rimanere solo, nessuno deve rimanere indietro. E’ importante – aggiunge Muzzarelli – che, grazie anche all’impegno dell’Anci, siano stati messi a disposizione delle amministrazioni strumenti che si possono attivare rapidamente". Le risorse per i buoni spesa fanno parte di un provvedimento più complessivo che prevede anche l’anticipo ai Comuni dei contributi del Fondo sociale. Per Modena significa un anticipo di circa 16 milioni di euro.

"In questo caso – precisa Muzzarelli – si tratta di risorse già previste e che non andranno a finanziare nuove spese. Ma è un provvedimento utile per garantire liquidità e assicurare con regolarità i pagamenti ordinari, garantendo così l’attività del Comune. Questo a maggior ragione, di fronte a proroghe di una serie di versamenti da parte di famiglie e imprese, che abbiamo già stabilito e che, senza questo anticipo, rischierebbero di mettere in difficoltà l’Amministrazione comunale".

Il sindaco, infine, riconosce l’importanza della stretta collaborazione tra Governo e Anci: "Ci auguriamo che analoga attenzione ci sia anche nei prossimi giorni – sottolinea Muzzarelli – quando si andranno a definire i contenuti del cosiddetto decreto Cura Italia di aprile. Deve essere chiaro che i Comuni sono in primissima linea. Lì ci aspettiamo misure strutturali a favore degli enti locali che ci consentano di superare le difficoltà dovute alle riduzioni di entrate e di essere in grado di sostenere in maniera adeguata la ripartenza nei territori sostenendo le imprese e la creazione di opportunità occupazionali".