
Cinque minuti di ritardo del bus hanno innescato una serie di disagi a catena con pendolari in attesa in stazione a Formigine al freddo perché hanno perso la coincidenza con il treno.
A raccontarlo è la sassolese Marina Stefani, abbonata al servizio di trasporti pubblici Tper. Ieri si era recata in stazione a Sassuolo per prendere l’autobus delle ore 7.44, il mezzo sostitutivo al trenino che copre il tratto tra Sassuolo e Formigine, necessario per sopperire all’interruzione della tratta ferroviaria a causa dei lavori in corso per l’eliminazione del passaggio a livello numero 28.
Nonostante l’autobus sia partito puntuale dal capolinea è arrivato a Formigine con 5 minuti di ritardo, facendo sì che i passeggeri perdessero la coincidenza con il ‘Gigetto’, il convoglio che conduce a Modena.
"Utilizzo questo autobus da un po’ di tempo perché per raggiungere il mio lavoro preferisco i mezzi pubblici – racconta la signora Stefani – e premetto che prima di oggi (ieri per chi legge ndr.) personalmente non mi era mai capitato ma si è comunque verificato un disservizio. Dovevamo arrivare entro le 8.07 per la coincidenza, siamo arrivati alle 8.12. Il treno era già partito, abbiamo dovuto attendere circa 40 minuti alla stazione di Formigine, peraltro al freddo; solo alle 8.52 siamo saliti sul treno e abbiamo raggiunto Modena".
Durante l’interruzione della linea – aveva reso noto Andrea Corsini, assessore regionale alle Infrastrutture – è previsto il coordinamento degli orari per consentire che alla stazione di Formigine si possa intercambiare tra bus e treno. Ieri mattina la coincidenza però non ha funzionato. "Ho una tipologia di contratto per cui se arrivo in ritardo non è grave – continua la donna – ma c’è gente invece che rischia il posto di lavoro; gli studenti universitari inoltre avranno sicuramente perso la prima ora di lezione".
I passeggeri che ieri hanno subito il disservizio da parte della società Tper "saranno stati circa una trentina" riferisce Stefani. "Stamattina (ieri, ndr) lungo la strada per arrivare a Formigine c’era traffico intenso – informa – Ovviamente non è colpa degli autisti o del capotreno, ma secondo me tra loro c’è mancanza di comunicazione. Non voglio polemizzare, sia chiaro, ma è anche giusto rendere noto un problema che per ora non fa statistica ma che, se non risolto, potrebbe ripetersi".
Dalla società di trasporti pubblici Tper arriva la replica: "Ci scusiamo per il ritardo che i cittadini hanno subito. Trenitalia Tper ha provveduto a sensibilizzare il personale della ditta che effettua il servizio di autobus sostitutivi, perché in casi come questo loro possono contattare la sala operativa di Trenitalia Tper che, a sua volta, può prendere le decisioni più opportune per ridurre eventuali disagi alle persone". Nei prossimi giorni, fa sapere la società, seguiranno nuovamente l’autobus per capire se l’aumento dei tempi è dipeso da una casualità o se ci sia la necessità di modificarne gli orari.
Ylenia Rocco