
Nel 2024 il Duomo di Modena ha registrato ben 840mila ingressi (Foto Corradi)
Modena, 16 giugno 2025 – A partire da domani, il presbiterio alto del Duomo di Modena, che ospita anche la reliquia del ’braccio’ di San Geminiano e varie opere tra cui una statua di Agostino Di Duccio, sarà visitabile ma pagando un ticket. Una scelta inedita che, seppur preveda un prezzo simbolico di due euro, divide e fa discutere i modenesi e i turisti. "Credo sia giusto introdurre un biglietto – commenta Francesco Vignocchi – in quasi tutte le chiese d’Italia, se non del mondo, l’ingresso è già a pagamento. Non si tratta di una cifra esosa e penso possa servire per il mantenimento della struttura". Se da una parte, infatti, c’è chi difende la decisione sottolineandone la sostenibilità, dall’altra non mancano voci critiche, anche da parte dei visitatori stranieri. Christoph e Paula Hugenschmidt, turisti tedeschi, esprimono perplessità: "Come turisti, non siamo d’accordo sull’imposizione del biglietto. Crediamo che tutti gli spazi della chiesa debbano rimanere gratuiti per i fedeli, anche se non strettamente funzionali alla preghiera. La soluzione migliore è dare ai visitatori la possibilità di lasciare offerte libere".
Anche tra i modenesi, però, i dubbi non mancano. Francesco Rivasi, ad esempio, manifesta apertamente il suo dissenso: "Sono consapevole che il mantenimento di una struttura come quella del Duomo di Modena richieda una spesa elevata e che in passato i fedeli erano molti di più, però mi sembra più corretto lasciare ai fedeli la possibilità di devolvere offerte". Tuttavia, c’è anche chi considera la cifra richiesta accessibile e giustificata, proprio in virtù della necessità di sostenere economicamente il patrimonio artistico e religioso. Daniela Vincenzi osserva: "Ormai la maggior parte delle chiese e dei musei richiedono il pagamento di un biglietto. In questo caso si tratta di un prezzo veramente basso, quindi sono d’accordo con la scelta. È uno scambio che dà ai turisti la possibilità di visitare un luogo nuovo, e alla chiesa permette di sostenere i costi di pulizia e mantenimento". Un punto che la Curia ha voluto chiarire fin da subito, comunque, è che le aree destinate alla celebrazione delle funzioni religiose rimarranno gratuite e accessibili liberamente. Premessa che rende per alcuni la decisione più accettabile.
È il caso di Italo Cavani, turista di Ascoli Piceno: "Dal momento in cui le aree della chiesa riservate ai fedeli rimangono gratuite, sono d’accordo sull’inserimento di un biglietto d’ingresso, purché le aree a pagamento offrano un servizio di valore che lo giustifichi, come una guida o un’opera d’arte". C’è anche chi, pur riconoscendo il carattere delicato della questione, sceglie di sostenere la nuova politica per motivi legati alla tutela del luogo sacro. Valery Pineda, ad esempio, dichiara: "Capisco sia un tema divisivo, però sono favorevole al pagamento del biglietto perché credo sia una soluzione efficace per salvaguardare l’atmosfera della cattedrale. Si riuscirà a controllare meglio l’afflusso dei visitatori e a dare più rispetto al luogo. È sempre un po’ un dispiacere durante la messa vedere grandi quantità di turisti, nonostante siano una grande risorsa, e in questo modo forse si canalizzerà meglio l’ingresso".
Il dibattito, insomma, è aperto. Tra la necessità di preservare uno dei luoghi simbolo della città e il timore che un ticket fisso possa snaturare la gratuità d’accesso ai luoghi di culto, resta il fatto che la misura adottata a Modena si allinea a una pratica già diffusa in molte altre città.