Caduta fatale nella casa di riposo «Mia madre spinta da un’anziana»

L’inchiesta La figlia della 92enne deceduta dopo le ferite riportate nella struttura protetta: «Nessuno controllò, voglio giustizia»

Migration

di Valentina Reggiani

«Archiviare il caso sarebbe come ucciderla due volte. Comunque la si voglia ‘girare’ nella struttura c’è stato un omicidio. Abbiamo provato lacune nella gestione dei pazienti; una carenza da parte della struttura. Vogliamo sapere chi siano i responsabili della morte di mia madre: chi ha sbagliato deve pagare». Così Caterina Bedostri, figlia di

Zelinda Telleri, 92 anni, morta a maggio in ospedale per fratture craniche dopo undici giorni di agonia. L’anziana, il 29 aprile, fu trovata a terra nella struttura per anziani San Giovanni Bosco, in via Morselli, dal personale. La difesa - nella persona dell’avvocato Fabio Bazzani – ha presentato opposizione alla richiesta di archiviazione e ieri il giudice si è riservato. «Ci sono testimoni che spiegano come sia stata un’altra ospite a far cadere mia madre, paralizzata, dalla sedia a rotelle. E’ stata trovata accanto a lei e parliamo di una persona ‘problematica’, che aveva aggredito altri pazienti. «Se nessuno ha visto vuol dire che in quel momento mia madre era sola; ma gli operatori hanno poi dichiarato di aver notato quella donna che ancora scalciava la carrozzina di mia madre. Non posso più vivere con questa angoscia; voglio solo sapere come sono andate le cose».