REDAZIONE MODENA

Cafè Zemian Artigiani della parola in piazza

Giallisti, romanzieri, narratori: cinque serate per diversi autori. L’inizio dell’estate in centro storico è all’insegna di chi fa e diffonde cultura

Cafè Zemian Artigiani della parola in piazza

’Cafè Zemian’. Già il nome richiama alla modenesità. Parte da questo concetto la nuova iniziativa lanciata dall’associazione Modena Amore Mio. Il titolo completo è Cafè Zemian-caffè letterario geminiano ovvero profeti in patria.

Una rassegna di cinque serate, nei quattro martedì di giugno e nel primo martedì di luglio, un calendario di dieci incontri (orari 20.30 e 21.30) nella cornice di piazza XX Settembre con dieci autori modenesi che dialogheranno con altrettanti giornalisti della città. Dieci book show, non solo letteratura, ma anche alcuni brani dei libri recitati dagli attori di Zona Tempio accompagnati dalla musica degli studenti dell’istituto Vecchi-Tonelli. Le serate saranno aperta dalla sigla Modna, il brano di Luca Frigieri. Per il pubblico partecipante ci sarà un prezioso cadeau ad ogni incontro, complessivamente verranno distribuite dieci cartoline artistiche con le foto dei suggestivi scorci del centro storico realizzate da Diego Poluzzi e Stefano Selmi di Art Design. Cafè Zemian ha il patrocinio del comune di Modena ed il supporto del Banco Bpm: "Questa è una nuova proposta – racconta il direttore di Modena Amore Mio Angelo Giovannini– che vuole far conoscere ed incontrare eccellenze della nostra terra nei campi dell’intelletto. Mi riferisco a letteratura, giornalismo, musica e recitazione. Tutti elementi che fanno parte della storia della nostra città. In questa rassegna troveranno spazio giallisti, romanzieri, saggisti, poeti e narratori. Saranno serate diverse ed uniche fra loro".

Si comincia il 4 giugno con L’ultimo Zibaldone di Beppe Zagaglia, che ha raccontato Modena con la sua macchina fotografia e la penna (dialogherà col giornalista del Resto del Carlino, esperto di cultura, Stefano Marchetti); a seguire protagonista il Vate Gabriele D’Annunzio, attraverso il lavoro, puntiglioso e originale, di Luca Bonacini ed Enrico Di Carlo, autori del bel saggio ’Il brindisi del Poeta astemio’ (Verdone editore).

L’11 giugno verranno presentati La casa in città di Berto Gavioli e I ricordi di un cacciatore di Zanzare scritto da Carlo Gregori. Il 18 giugno Elisa Cattini presenterà il suo Anita fra le stelle, alle 21.30 sarà la volta di Carlo Bertoli con Il tempo delle diete-cronaca di un martirio impossibile. La serata del 25 giugno si aprirà con Anime salve dell’ex medico del Modena FC Francesco Sala; alle 21.30 Stefano Ferrari e Miria Burani parleranno di Pasolini e Marzabotto-il prezzo da pagare. La rassegna si chiuderà il 2 luglio con G come Goodman scritto da Massimiliano Milano e Antonio Montefusco, durante l’appuntamento verranno esposti dei quadri dello stesso Milano. A chiudere il calendario propone Donne che chiedono giustizia di Luigi Guicciardi.