Calci e pugni alla compagna incinta: arrestato

La donna è riuscita a scappare e si è rifugiata dalla vicina di casa. Il 25enne moldavo era recidivo, è così scattato il ’codice rosso’

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Nonostante il bambino in grembo l’ha presa a calci e pugni. Una violenza inaudita verso la compagna e futura mamma di suo figlio che esplodeva dopo tante altre aggressioni fisiche e verbali.

La giovane, temendo per la propria incolumità e quella del bambino è riuscita a divincolarsi dalla presa del compagno violento e a rifugiarsi dai vicini, chiedendo aiuto.

In una manciata di minuti i carabinieri sono arrivati sul posto; arrestato il compagno ‘padrone’. E’ successo domenica notte a Carpi.

Vittima una moldava di 34 anni che, dopo aver subito appunto l’ennesima violenta aggressione da parte del compagno, anch’esso moldavo ma di dieci anni più giovane, ha trovato alla fine il coraggio di chiedere aiuto.

L’uomo, infatti, un venticinquenne già gravato da precedenti penali, completamente ubriaco domenica notte ha iniziato a sbraitare e ad offendere la compagna.

E’ esploso un violento diverbio legato a futili motivi a seguito del quale il giovane straniero ha colpito ripetutamente con calci e pugni la donna, costringendola alla fine a scappare e a chiedere aiuto ad una vicina di casa. L’amica e vicina si è subito prodigata affinchè arrivassero immediatamente le forze dell’ordine.

I carabinieri di Carpi, una volta sul posto si sono occupati innanzitutto della donna, trasportandola al pronto soccorso.

Dopo di che hanno fatto scattare le manette ai polsi del moldavo con l’accusa di maltrattamenti in famiglia.

Infatti il 25enne, in base a quanto poi ricostruito dai carabinieri aveva già alzato le mani sulla compagna, alla decima settimana di gravidanza, altre volte. L’ultimo intervento a novembre.

L’arresto rientra nel cosiddetto codice rosso, la legge entrata in vigore ad agosto del 2019 e che di fatto è volta a rafforzare la tutela delle vittime dei reati di violenza domestica e di genere, inasprendone la repressione così come le misure nei confronti degli autori di violenza.

La giovane, medicata e dimessa dal pronto soccorso con una prognosi di 15 giorni, è stata poi ospitata a casa di conoscenti. L’uomo, invece, è ora rinchiuso in carcere.

Valentina Reggiani