REDAZIONE MODENA

"Canti Gospel anche in carcere per diffondere la speranza"

Il Faith Choir di Carpi ha avviato un progetto al Sant’Anna: tanti detenuti chiedono di partecipare

Condividere speranza, anche nei momenti più duri, senza negare la sofferenza, ma ripensandola in un’ottica di riscatto e liberazione, nella gioia di una libertà riscoperta nella propria essenza, prima di tutto a partire da se stessi: questo l’obiettivo del progetto che il Faith Gospel Choir di Carpi, diretto dal Maestro Nehemiah H. Brown, sta conducendo in queste settimane all’interno del carcere di S. Anna di Modena. Lo spirito che anima il Faith Gospel Choir è sempre stato, fin dalla sua nascita, quello di condividere il significato profondo del canto Gospel. I testi dei canti Gospel raccontano vissuti di grande sofferenza, ma anche di riscatto e liberazione: questo messaggio arriva forte e diretto, oltre la comprensione delle parole, suscitando negli ascoltatori emozioni positive. Ma non solo: il Gospel non è soltanto ascolto passivo, ma vera e propria partecipazione. Il progetto, realizzato grazie al contributo del Comune di Modena e all’impegno dei volontari del coro, oltre che alla collaborazione della Direzione dell’istituto penitenziario, si articola in tre fasi: un concerto iniziale per presentare l’iniziativa; un workshop tenuto dal Direttore del Coro coinvolgendo in prima persona le stesse persone detenute; un concerto finale, che si terrà nel periodo natalizio. Durante il concerto inaugurale, i membri del Faith Gospel Choir hanno cantato e suonato per circa un’ora all’interno della struttura penitenziaria, presentando il progetto di laboratorio. L’obiettivo è quello di formare un coro insieme alle persone detenute: oltre ad aderire, alcune di esse hanno anche manifestato la volontà di partecipare in qualità di musicisti, avendo avuto modo, in passato, di praticare attività strumentale.