Carabiniere pestato a Piacenza, pena ridotta all'anarchico Canti

La corte di Appello ‘sconta’ sei mesi al modenese. La condanna cala quindi a tre anni

Corteo anarchico (foto Lapresse)

Corteo anarchico (foto Lapresse)

Modena, 23 luglio 2019 - Aveva pestato, assieme ad altri manifestanti, il brigadiere capo dei carabinieri Luca Belvedere, che, dopo essere caduto, era rimasto isolato dagli altri colleghi del Battaglione di Bologna. La corte di Appello di Bologna ha ridotto le pene che il tribunale di Piacenza aveva inflitto, in primo grado, al modenese Lorenzo Canti e al torinese Giorgio Battagliola, i due manifestanti arrestati nel febbraio del 2018 dopo gli scontri avvenuti durante un corteo contro Casapound. Canti è stato condannato a tre anni di reclusione (in primo grado tre anni e sei mesi) mentre per il torinese la nuova pena è di tre anni e sei mesi (quattro anni e due mesi in primo grado).

Il carabiniere picchiato in un fermo immagine
Il carabiniere picchiato in un fermo immagine

I due, insieme a un terzo egiziano il cui iter processuale si è già concluso con una condanna, avevano preso parte appunto al pestaggio del militare. Nella sentenza di Appello è stato confermato anche il risarcimento nei confronti del Comune di Piacenza che si era costituito parte civile per i danni di immagine subiti in seguito a quegli episodi. I fatti risalgono al dieci febbraio quando il ventitreenne attivista del Collettivo universitario autonomo Lorenzo ‘Dibi’ Canti aveva raggiunto assieme ad altri compagni bolognesi Piacenza, per partecipare alla manifestazione contro l’apertura di una sede di CasaPound. L’aggressione al militare era avvenuta quando il corteo aveva cercato di sfondare il cordone di sicurezza. L’altro imputato, Moustafa Elshennawi, un operaio egiziano del sindacato autonomo Si Cobas (che aveva picchiato il carabiniere del Battaglione utilizzando il suo stesso scudo) era già stato condannato a quattro anni e otto mesi in abbreviato.