"Case protette, si moltiplicano i contagi"

L’allarme lanciato dalla Cgil: "Disinnescare il virus, non c’è più tempo". Lettera all’Ausl e ai Comuni: "Dovete intervenire"

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"Nella nostra provincia si moltiplicano i casi di contagio da Covid-19 nelle strutture per anziani". Per questo Cgil, insieme alle lavoratrici ed ai lavoratori delle Cra, lanciano un Sos alle istituzioni (Ausl, Protezione Civile e Comuni, e ai gestori dei servizi): "Siamo soli contro il Covid-19: non c’è tempo per aspettare ancora!".

Cgil denuncia ancora una volta le condizioni critiche delle lavoratrici e dei lavoratori delle residenze per anziani e dei servizi di assistenza domiciliare, dove per natura della prestazione sanitaria e assistenziale (trasporto degli infermi, igiene personale, somministrazione di pasti e terapie) sono costretti a prestare la loro attività lavorativa con l’impossibilità di mantenere la distanza di sicurezza.

"Non è una questione solamente di tipo sindacale - afferma Mohcine El Arrag, responsabile provinciale delle politiche socio-sanitarie per la FP Cgil - ma è una questione che richiama la responsabilità collettiva di tutte le istituzioni e dei gestori delle residenze, al fine di non disperdere anche quel rapporto fiduciario tra il personale, gli utenti e le loro famiglie, costruito negli anni". Ma il grido di allarme questa volta va oltre il tema dei contagi di anziani e lavoratori, evidenziando la drammatica riduzione di personale a causa dei contagi, con la ricaduta di un incremento della difficoltà gestionale all’interno dei servizi.

"La riduzione significativa del personale, - riprende El Arrag, - costituisce un’emergenza al pari dell’inadeguata dotazione dei dispositivi di protezione individuale, esponendo il personale agli ulteriori rischi di di contagio e di infortunio per via di una maggiore presenza nei turni di lavoro".

È noto, ormai, che Cgil segnala da almeno un mese i rischi che poi si sono purtroppo concretizzati con decine di decessi e contagiati. "Per l’ennesima volta abbiamo inviato segnalazioni – conclude Mohcine El Arrag – Chiediamo ai gestori, all’Ausl di Modena, alla Protezione Civile e ai Comuni di disinnescare il più possibile i rischi di questa arma invisibile del Covid-19 con una mappatura a tappetto per individuare i soggetti positivi. Chiediamo, inoltre, una regia uniforme tra pubblico e privato nella gestione dei nuclei Covid-19 presenti all’interno delle Cra, con estensione dei protocolli sanitari in uso per i reparti infettivi e con integrazione del personale infermieristico e medico con esperienza nella gestione di pazienti infettivi.

"Sono tante le situazioni gravi e i numeri messi insieme di contagi nelle residenze per anziani della provincia è pari a 187 anziani positivi e 77 decessi, 64 operatori positivi del settore di cui 2 ospedalizzati in situazione grave e 3 lavoratori delegati sindacale della Fp Cgil".

La Cgil di Modena ha inviato una lettera all’Azienda Usl e ai sindaci di Modena, Concordia, Maranello, Carpi e tutti i sindaci dell’Unione Terre d’Argine, Castelfranco Emilia, per chiedere al più presto l’attivazione di protocolli di prevenzione e sicurezza dal contagio coronavirus per lavoratori e pazienti delle Cra.

"Devono essere attivate misure preventive per assicurare che tutto il personale esposto che opera nei servizi venga sottoposto ai test di laboratorio necessari ad evidenziare l’eventuale positività e deve essere garantita la fornitura dei dispositivi di protezione individuale nella quantità adeguata e con rispondenza degli stessi ai requisiti tecnici necessari".