Alice Neri, il fratello: "C’è un assassino ancora libero, chi sa qualcosa parli"

L’appello di Matteo: "La mia nipotina ha saputo che la sua mamma è morta". La pista del complice per la distruzione del corpo

Si fida degli inquirenti, aspetta come tutti una svolta e lancia un appello tramite le telecamere: "Grazie a chi parla, chi fa più danni è il silenzio". Matteo, il fratello di Alice Neri, la 32enne di Ravarino trovata carbonizzata nella sua auto nella campagne di Concordia, ieri ha accompagnato la madre al comando provinciale dei carabinieri dove la donna è stata ascoltata per la prima volta come testimone: "Mia madre ha raccontato quel che sa, è stata sentita come tutti gli amici e parenti di mia sorella. Noi familiari non sappiamo nulla dell’inchiesta, apprezziamo il riserbo dei carabinieri, lasciamoli lavorare".

Matteo con la sorella Alice Neri, uccisa a 32 anni
Matteo con la sorella Alice Neri, uccisa a 32 anni

Il fratello della ragazza non azzarda ipotesi su chi abbia ucciso Alice: "Ho la solita idea, quella che mia sorella abbia respinto una avance", conferma. "Con Nicholas (il marito della donna, indagato) ci sentiamo, ci sosteniamo, pensiamo alla bambina", spiega. Sull’amico con cui la sorella ha preso l’ultimo aperitivo della sua vita, giovedì sera in un bar di Concordia (pure lui indagato per omicidio), non si sbilancia: "Come già detto, non lo conosco. So che Alice ogni tanto usciva con i colleghi, come tutti". Anche sull’ipotesi ’terzo uomo’, un altro collega della Wam con cui la donna sarebbe stata in confidenza, aggiunge: "Mia sorella non mi ha mai parlato dei colleghi o di un collega in particolare. E anche se fosse? Nulla giustifica una simile violenza".

Poi l’unica speranza: "Ormai mia sorella non c’è più e purtroppo nessuno ce la restituirà, l’unica speranza è che venga preso il colpevole, è a piede libero e va individuato, non per lei, che non c’è più, ma per le altre donne, salviamo altre donne, altre mamme", ci tiene a dire. Poi un pensiero per la sua nipotina, la figlia di Alice a Nicholas che a 4 anni ha perso la mamma in un modo tanto orribile. Il padre, guidato da uno psicologo, le ha detto che la mamma è morta e che non tornerà più: "Nicholas si è messo a piangere e la bimba è andata a prendergli un fazzoletto, l’ha consolato", conclude Matteo. "Questo è quello che ci hanno tolto". Un vuoto incolmabile, quello che lascia Alice, descritta da tutti come una mamma premurosa, innamorata del marito con cui viveva a Rami di Ravarino. Ma allora che cos’è successo nella notte tra giovedì e venerdì? Il cellulare della donna ha smesso di emettere segnali dopo le 3. Verso le 2 aveva lasciato il locale con l’amico mentre il marito dormiva a casa con la loro bambina. E’ stato lui, il mattino dopo, accorgendosi che la moglie non era rincasata a fare denuncia di scomparsa. La Ford bruciata, con dentro il cadavere, è stata trovata solo alle 21 di venerdì. E ora gli inquirenti si chiedono se l’assassino abbia potuto fare tutto da solo.