Modena, 30 agosto 2024 – Uno straordinario lavoro d’equipe per risolvere un delicatissimo intervento chirurgico, primo nel suo genere in tutto il territorio nazionale. E’ una storia a lieto fine quella di un 43 enne di Ostuni, operato con successo a Modena lo scorso luglio, che ancora una volta dimostra l’eccellenza modenese in campo medico e diagnostico e resa possibile dalla sinergia attuata tra il reparto di Chirurgia Toracica dell’ospedale di Baggiovara, la Cardiochirurgia dell’Hesperia e la Chirurgia Plastica del Policlinico. I fatti cominciano nell’estate del 2023, quando l’uomo si presenta al pronto soccorso di Ostuni lamentando dolori al braccio ed un’evidente tumefazione a livello intercostale. La prima radiografia riporta un’evidente massa, con poche possibilità di cura, e gli specialisti decidono di indirizzare l’uomo a Modena dove i medici in seguito ad una biopsia riscontrano la presenza di una patologia oncologica da curare mediante radioterapia e chemioterapia. Il 43enne torna dunque in Puglia e comincia immediatamente i cicli di chemio poi torna a Modena dove il professor Filosso assieme al dottor Albertini, al dottor Stefani ed al professor De Santis, constatano la riduzione della massa e la possibilità di intervenire chirurgicamente. Viene dunque studiato ad hoc dai professionisti un intervento di sostituzione dello sterno e di parte del torace, mediante l’inserimento di una protesi 3D che vada a ricostruire interamente lo sterno.
A luglio si è proceduto con l’intervento, unico in Italia: dopo l’asportazione dello sterno inficiato dal tumore, è stata asportata la parte ossea della gabbia toracica, il pericardio ed impiantata la protesi tridimensionale, ricostruendo e ricoprendo i tessuti con parti prelevate dai muscoli. Per la riuscita dell’operazione è stata necessaria un’incredibile sinergia tra cardiochirurghi, chirurghi plastici ed anestesisti; dopo 8 lunghissime ore sotto i ferri l’uomo è stato portato in rianimazione da dove si è evinto che l’intervento fosse perfettamente riuscito, tanto che dopo pochi giorni di degenza è potuto tornare in Puglia dai suoi cari. "Questo caso delicatissimo è fonte di grande speranza per tutti poiché mostra quanto efficiente sia la nostra sanità, che anche in casi così gravi dove le speranze iniziali sembravano poche, è riuscita tramite la professionalità dei propri strutturati a salvare la vita di un uomo così giovane. – ha commentato il direttore dell’Aou Claudio Vagnini - Troppe volte si pensa che la sanità pubblica si limiti a fare interventi di routine, e che ormai le cose in grande avvengano solo nel privato: niente di più falso, ed esempi come questo simboleggiano che nel pubblico si lavori bene e si possa continuare a crescere". "Sono orgoglioso del lavoro svolto dai professionisti, i quali ci spingono a sostenere con ancora più forza le giuste ragioni di un adeguato finanziamento della sanità. - è il pensiero del sindaco di Modena, Massimo Mezzetti - Questi successi dimostrano come la sanità modenese resti un punto di riferimento per pazienti che provengono da ogni parte d’Italia". "Con questo delicato intervento abbiamo raggiunto un traguardo di straordinaria importanza" ha detto il presiden di Medicina Michele Zoli.