VALENTINA BELTRAME
Cronaca

Modena, chiuso il bar covo di spaccio: licenza revocata

L’attività di via Nonantolana abbassa le serrande definitivamente: “Rifugio di pregiudicati”. Nel 2022 la polizia ha controllato 667 locali avvalendosi anche di una specifica task force

Chiuso definitivamente un bar a Modena

Modena, 15 aprile 2023 – È stato chiuso in via definitiva, con licenza revocata, il bar di via Nonantolana 8 a Modena aperto nel dicembre del 2021. Dopo alcuni provvedimenti di sospensione notificati dalla questura per la presenza di persone pregiudicate o comunque ritenute pericolose per l’ordine e la sicurezza pubblica, infatti, la Prefettura ha chiesto al Comune di valutare la revoca del titolo che consente lo svolgimento dell’attività. La revoca è stata quindi disposta dallo Sportello unico per le imprese (sulla base del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza) e notificata nei giorni scorsi alla titolare. In pratica il locale - che si trova appena oltre la fascia ferroviaria dietra la zona Tempio e il parco XXII Aprile - non esiste più.

La titolare è una 53enne originaria del Ghana la cui licenza d’esercizio era stata sospesa una prima volta nel dicembre del 2022 per sette giorni, poi una seconda volta nel gennaio di quest’anno per 14 giorno. Con il secondo provvedimento, inoltre, era stata anche sanzionata la violazione del primo, visto che la Polizia locale aveva accertato una riapertura anticipata del locale, giustificata dalla titolare con un errato conteggio dei giorni di sospensione. Per la donna è scattata anche la denuncia all’autorità giudiziaria.

Entrambi i provvedimenti della Questura avevano come presupposto controlli di polizia che avevano accertato "la costante frequentazione, anche a fini di ritrovo e quale punto di riferimento, dell’esercizio pubblico da parte di persone pregiudicate o pericolose per l’ordine e la sicurezza pubblica, in particolare per reati contro la persona e il patrimonio e per stupefacenti: questi ultimi secondo quanto si evince, avrebbero trovato, all’interno del locale, stabile rifugio e posto di riunione ed attrattiva, protratto e costante".

Con la chiusura del locale si è voluto così evitare il protrarsi di una situazione di pericolosità sociale che, anche per la collocazione, era ritenuta tale da mettere a repentaglio l’ordine, la sicurezza e la tranquillità pubblica.

Il provvedimento fa parte di un ‘giro d i vite’ disposto negli ultimi mesi dal questore, che ha intensificato i controlli nelle zone problematiche e disposto la sospensione della licenza per diversi locali, tra cui il market etnico di viale Gramsci che dopo il tentato omicidio a bottigliate avvenuto nel pomeriggio di Pasqua abbasserà le serrande per un mese.

Nel 2022 la polizia di Stato ha messo in atto 138 servizi ad ‘Alto Impatto’ a fronte dei 16 dell’anno precedente, con la finalità di prevenire e contrastare il crimine diffuso con particolare riferimento ai reati contro la persona e predatori in strada, abitazioni e pubblici esercizi, allo spaccio di sostanze stupefacenti ed alle aggregazioni giovanili violente. "I servizi, che hanno consentito il monitoraggio ordinario di tutti i quartieri – ha comunicato la questura in occasione della Festa della polizia – si sono concentrati nelle aree più a rischio del territorio; nel capoluogo in particolare in zona stazione ferroviaria, Novisad e autostazione, zona Gramsci, parco XXII Aprile, Giardino ducale e parchi cittadini, oltre che centro storico. A questi servizi si sommano 40 controlli sulla cosiddetta ‘movida’, concentrati nel periodo estivo in centro. Ben 667 i pubblici esercizi complessivamente controllati tra capoluogo, Carpi, Sassuolo e Mirandola, alcuni in occasione dei 3 servizi integrati della task force controlli amministrativi, che ha visto il concorso, oltre che interforze, dell’Ispettorato del lavoro per riscontrare la regolarità dei contratti e dell’Azienda sanitaria per i profili di igiene e salute pubblica.