’Città assediata dalle baby-gang Furti e danni: intervenga il prefetto’

L’ex assessore Casolari lancia l’allarme: "Non sono ragazzate, si spartiscono il territorio Problema sottovalutato"

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Furti, recinzioni divelte un po’ ovunque, danni alle auto, bivacchi su suolo pubblico, la rissa davanti alla pizzeria in via Mazzini ancora negli occhi. "Sassuolo è sotto l’assedio di torme di ragazzini, bande organizzate che stanno scacciando i cittadini dagli spazi pubblici e si stanno dividendo il territorio. Occorre l’intervento del prefetto".

Ex assessore, presidente di Ceramicolor Federchimica, dirigente d’azienda, Claudio Casolari lancia un allarme senza precedenti sulle baby gang presenti in città le cui gesta ogni tanto balzano alle cronache. "Si sta sottovalutando il problema", sottolinea Casolari a chi gli chiede se non stia esagerando. "Per anni – è il suo ragionamento – si è creduto che avessimo a che fare con minorenni per lo più sbandati, che dopo una birra infrangono una vetrina o danno fuoco a una recinzione. No, qui siamo di fronte a qualcosa di più scientifico. Stiamo parlando di un centinaio di ragazzini che si organizzano per territori, per etnie, e gradualmente si impossessano della città attraverso atti vandalici continui, maleducazione nei confronti dei più anziani, spaccio di droga (indossano abiti griffati da migliaia di euro), risse, danneggiamenti alle auto e furti".

Un’escalation – rincara Casolari che per il lavoro che fa ha spesso contatti con le forze dell’ordine – "che ricalca un po’ quello che succede a Milano, dove alcune zone sono in ostaggio di queste pericolosissime baby-gang che spadroneggiano e arrivano ad affrontarsi all’arma bianca". Una sudamericanizzazione del territorio che "alla lunga potrebbe diventare serbatoio di manovalanza futura per la malavita. Non dimentichiamo quello che è avvenuto negli anni ’80: sono dinamiche che si stanno ripetendo".

Casolari abita a due passi dal centro storico, vicino lo stadio. "Gli episodi sono continui: l’altro giorno in macchina ho dovuto scansare tre bici che procedevano contromano, e quando si passa davanti alle scuole Pascoli è un continuo di insulti e molestie, a tutte le ore. Anche gli episodi di vetri infranti delle auto, i furti di materie prime di un certo valore nelle aziende, sono attribuibili a loro. I giovani della nostra generazione trascorrevano i pomeriggi nei circoli sportivi, nelle associazioni, dove i ‘bollenti spiriti’ trovavano un canale di sfogo.

Adesso queste agenzie sociali vengono meno e questi ragazzini non trovano di meglio che abbattere un segnale stradale o vendere droga".

Che fare? "Il sindaco Menani è uno dei pochi in città che ha a cuore la sicurezza, ma ha pochi strumenti. Anche le forze dell’ordine mi dicono che non possono fare più di tanto: sono minorenni, anche se li prendi tornano in strada dopo due giorni e loro lo sanno: conoscono più i diritti che i doveri ed ecco perché girano impuniti, spavaldi e guai se ti azzardi a lamentarti con loro".

Il centro storico, conclude Casolari, "si sta svuotando, le case perdono di valore, i commercianti hanno il terrore di questi ragazzini che spaventando i cittadini stanno progressivamente occupando tante parti della città. Credo sia necessario l’intervento del prefetto per studiare una soluzione".

Gianpaolo Annese