Coca sulla via Emilia, smantellate tre bande

Una maxi operazione contro il narcotraffico nel nord Italia ha portato a 29 misure cautelari, sequestrati oltre 24 chili di ’polvere bianca’

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di Daniele Petrone

Due organizzazioni criminali albanesi concorrenti tra loro che battagliavano per vendere all’ingrosso la droga al miglior prezzo e un’altra organizzazione magrebina che la acquistava per poi venderla al dettaglio sulla via Emilia, in particolare fra Reggio e la nostra città, ma anche in tutto il Nord Italia. È l’esito dell’operazione ‘Trexit’ (l’ultima della ‘trilogia’ di inchieste tra il 2014 e il 2020 avviata prima con ‘Exit’ e poi con ‘Rexit’ sempre negli stessi territori) contro il narcotraffico portata a termine prevalentemente dalle squadre mobili di Reggio, Modena e Bologna, ma altri blitz – con la collaborazione della rispettiva polizia locale – sono stati effettuati anche a Cremona, Firenze, Forlì, Mantova, Parma, Torino e Belluno. Tra la notte di ieri e le prime luci dell’alba sono state eseguite 29 misure cautelari, di cui 9 dal gip Luca Ramponi del tribunale di Reggio Emilia su richiesta del sostituto procuratore Giacomo Forte e 20 dal gip Alberto Ziroldi del tribunale di Bologna su richiesta del pm della Dda Roberto Ceroni: 18, ritenuti tra i vertici dei tre distinti sodalizi sgominati con vari e precisi ruoli, infatti dovranno rispondere di associazione a delinquere e, a vario titolo, di traffico – anche internazionale – di droga; 26 si trovano in carcere, due agli arresti domiciliari e uno all’obbligo di firma, quasi tutti residenti o domiciliati a cavallo tra il reggiano e il modenese. Ma sono ancora 11 le persone ricercate, tra cui l’unica donna – una pusher lituana – degli indagati, due nigeriani e i restanti tra magrebini e albanesi appartenenti alla ‘filiera’. Si tratta della prima volta che la polizia di Reggio mette a segno un’indagine per droga nella quale vi è un doppio coordinamento con la procura distrettuale antimafia, essendo contestata l’associazione a delinquere. Nel corso dell’operazione, avviata nel 2017 e conclusa ieri, sono state arrestate ben 102 persone (dai ‘pesci piccoli’ tra cui numerosi spacciatori al minuto ai ‘capi’ della struttura verticistica), mentre sono stati sequestrati 301 chili di hashish, 24,7 di cocaina, 2,1 kg di eroina, 31 di marijuana, quattro pistole illegalmente detenute e 192mila euro in contanti. La droga arrivava in particolare dall’Olanda a bordo di autovetture (sette quelle sequestrate e di queste, tre sono state assegnate alla squadra mobile reggiana per il servizio di contrasto al traffico di stupefacenti) che avevano doppi fondi segreti – ricavati artigianalmente nel vano autoradio, nel cruscotto o dietro al contachilometri, possibili da scoprire solo in un’officina previo smontaggio e difficilmente durante i controlli ai posti di blocco – dove i corrieri nascondevano fino a due chili (in un caso record, addirittura undici chilogrammi) per poi affrontare le tratte con estrema tranquillità. La svolta alle indagini è arrivata quando gli inquirenti si sono messi sulle tracce di un magrebino che custodiva la droga in un’abitazione alle porte della nostra città, vicino allo svincolo autostradale, in posizione strategica per ricevere i corrieri coi rispettivi carichi. Qui grazie all’installazione di una telecamere nascosta gli agenti hanno potuto osservare tutti i movimenti dell’uomo e procedere poi all’arresto in flagranza (il video dell’operazione è visibile sul nostro sito online www.ilrestodelcarlinoreggio.it).